Leggere e raccontare la realtà, mostrarla con la forza e l’immediatezza delle immagini, rifiutare i luoghi comuni e scavare con curiosità nel cuore delle metropoli o nelle periferie inospitali può diventare veicolo di nuove emozioni di fronte al vuoto di idee che accomuna vecchie politiche e nuove chiusure ideologiche, sia nella risposta a indubbie emergenze che a precari equilibri sociali. La quattordicesima edizione di Un Posto nel Mondo 2015 (UPNM), rassegna di cinema e documentazione sociale che dal 5 novembre – per un mese – si svolgerà tra Varese e provincia, tenta di offrire un possibile orientamento attraverso le sezioni “Il racconto della realtà”, “L’Africa che corre”, “Sguardi sul lavoro”, “Percorsi di pace”, “Storie di integrazione”,“Famiglia, affido e accoglienza” e “Riflessioni sul clima”.
Articolato con film invisibili, documentari scomodi, riflessioni urgenti e piccole provocazioni nei confronti di una provincia culturalmente pigra, UPNM cerca di comunicare la necessità di incontrare e raccontare contraddizioni, conflitti, speranze per conoscere meglio il nostro tempo e i suoi equilibri instabili, dove anche se spesso non li vogliamo vedere crescono disagi, disuguaglianze, diritti negati, nuovi bisogni.
La rassegna promossa da Filmstudio 90, ACLI, ARCI, CGIL,COOP Lombardia, e in collaborazione con numerosi altri enti che lavorano in ambito sociale, ha un programma molto fitto. Tra i film di spicco menzioniamo la proiezione in prima visione de La legge del mercato, di Stephane Brizé,dove uno straordinario Vincent Lindon, giustamente premiato a Cannes come migliore attore, affronta il dramma della disoccupazione e per trovare risposte si deve anche porre dilemmi morali imprescindibili dal punto di vista etico. Altre serate dove il lavoro è centrale vedranno la presentazione di Triangle, di Costanza Quatriglio, premio Cipputi al Torino Film Festival, e il prezioso Piduguralla, la città della calce, ambientato in India e diretto da Adriano Zecca.
Il tema delle migrazioni, della convivenza e dell’integrazione culturale ricorre in numerosi appuntamenti, tra cui il lucido e coinvolgente Diamante nero, diretto dalla francese Céline Sciamma. Il tema dell’accoglienza è raccontato sia dal cinema , con il bellissimo film animato brasiliano Il bambino che scoprì il mondo, che dall’intenso spettacolo teatrale con Maria Amelia Monti, La lavatrice del cuore. Peraltro ritroviamo il tema dell’infanzia anche nel documentario davvero “di strada” Il segreto, dove alcuni bambini di Napoli sono pedinati dalla telecamera mentre ricercano, per un fine che ci sfugge, alberi di Natale dismessi, e in quello diretto da Walter Veltroni (che presenterà il film in sala) I bambini sanno, capace di far parlare 39 bambini dal nord al sud Italia su temi come solidarietà, pace, futuro, amicizia. E ancora in una vera sorpresa, nel commovente film venezuelano Pelo Malo, premiato in molti festival internazionali, che segue il giovane Junior nelle periferie di Caracas.
Il cinema di fiction regala altre suggestioni, da Dheepan, Palma d’Oro a Cannes, alla travagliata Grecia di oggi raccontata da A blast, dal magnifico Non essere cattivo (candidato italiano all’Oscar) a Bekas, in viaggio per la felicità, del regista iracheno Karzan Kader, applaudito al Festival di Giffoni, un film simpatico e struggente.
E ancora, documentari d’autore come Il sale della terra di Wenders e Salgado, che regalano grandissime emozioni, mentre vivaci reportage indipendenti, presentati dagli stessi registi, ci portano direttamente al cuore dei conflitti: è il caso di Striplife (girato a Gaza) o di Capulcu, voices from Gezi (girato a Istanbul), che danno voce a chi ha davvero pochi massmedia in grado di raccontare storie spesso invisibili.
Programma UN POSTO NEL MONDO 14ª ed.
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