In concorso al Torino Film Festival il secondo film di Gipi: Smettere di fumare fumando. Il fumettista pisano racconta i suoi primi giorni da fumatore che ha deciso di smettere, passando da quaranta a zero sigarette. Filmandosi in ogni momento della giornata registra il divertito delirio dell’inizio e i seguenti effetti collaterali generati dall’astinenza da nicotina.
Per comprendere questo suo secondo film, un videodiario dei dieci giorni che seguono la scelta, è opportuno fare riferimento al suo fumetto più celebre ovvero LMVDM – La mia vita disegnata male. I due lavori sono strettamente connessi e sono diverse le sovrapposizioni e le convergenze. La decisione presa offre a Gipi l’occasione per ragionare su momenti decisivi della vita (nel fumetto un problema al pene permetteva un viaggio a ritroso verso infanzia e adolescenza). Risultano quasi identiche le parti legate al treno e al “teorizzato” tentativo di suicidio: il fumetto sembra quasi essere lo storyboard della sequenza che sintetizza le diverse riflessioni sulle proprie spinte autodistruttive. In chiusura del film il viaggio con gli amici verso la casa al mare dell’infanzia, con il regista che si blocca davanti ad una finestra, diventa pienamente comprensibile solo facendo riferimento al fumetto dove viene dettagliatamente descritto il giorno più brutto e significativo della sua vita. Ma non solo i contenuti accomunano i due lavori: anche tecnicamente le due opere si somigliano, alternando prodotti grezzi, video realizzati con il cellulare per il film e disegni prossimi allo scarabocchio per il fumetto, ad altri molto raffinati con riprese eseguite con canon 5D e dettagliate tavole a colori.
Un’opera sincera che, nonostante gli inevitabili alti e bassi, risulta a tratti commovente e decisamente più coinvolgente del precedente L’ultimo terrestre. Un film utile al regista che dichiara sul suo blog : questa cosa, alla fine, mi ha fatto smettere di fumare. Ora sono passati tanti giorni: non ci penso quasi più. Alle sigarette, dico. Non ci penso quasi più. ( giannigipi.blogspot.it/ ).
Un ultimo curioso aneddoto: il regista che presenta a Gipi il cortometraggio tratto da un suo racconto è Renato Chiocca, che grazie a Cortisonici LAB ha realizzato proprio Una volta fuori presentato all’ultima edizione del festival del cortometraggio varesino.
Massimo Lazzaroni