Linda Sinclair ha ormai quarantacinque anni e nessuna prospettiva di matrimonio. Ma è comunque soddisfatta della sua vita che, come ci illustra un’ironica voce narrante, rappresenta perfettamente lo stereotipo della zitella. Piaceri semplici e piccole cose quotidiane riempiono le sue giornate ed in fondo, se l’amore proprio non vuole saperne di arrivare, c’è sempre la letteratura, che tra passioni impossibili ed eroine coraggiose, sa come riempire la vita di una banale insegnante di provincia. Eppure l’inconsapevole speranza di vivere una grande avventura, magari di trovare tra centinaia di alunni uno studente che abbia interiorizzato a tal punto i suoi insegnamenti, da fare della scrittura un mestiere, si materializza quando l’ex alunno Jason torna in città con una laurea di drammaturgia ed un capolavoro del teatro contemporaneo irrealizzato nella tasca. A quel punto cosa può fare Linda se non caricarsi di una nobile crociata per aiutare il ragazzo a non arrendersi e a realizzare il suo spettacolo, anche se solo come produzione scolastica? Tra un padre poco incoraggiante ed un collega amante del teatro a tal punto da essere disposto a tutto pur di uscire dalla noia dei classici e dar vita ad uno spettacolo nuovo e fresco, la storia parte.
O meglio, dovrebbe partire. Perché in realtà dopo aver imbastito una trama tutto sommato interessante, il racconto si affloscia sulla volontà di giostrarsi tra una serie di stereotipi, non trova soluzioni per giocare fino in fondo e lascia a Julianne Moore l’ingrato compito di reggere il film. Ma la sua bravura non basta davvero a sopperire ad una pesante assenza di trovate registiche che indichino una prospettiva sulla storia. L’esordiente Craig Zisk rimane intimorito dietro alla macchina da presa da una sceneggiatura scritta a quattro mani da Dan e Stacy Chariton, nella quale i riferimenti si sprecano, ma in cui si perde di lucidità e nitidezza sul tema della storia, che aleggia senza mai manifestarsi in maniera concreta. Peccato, perché è fuori dubbio che del potenziale c’è, il film scorre e delle trovate buone ci sono, creando momenti divertenti che possono comunque valere la visione. E poi, c’è sempre Julianne Moore, che col passare degli anni diventa sempre più eclettica e che, dopo aver interpretato la compagna di Annette Bening ne I ragazzi stanno bene, tratteggia magistralmente un’insegnante zitella con tanto di occhialoni ed aspirazioni romantiche infrante.
Giulia Colella
The English Teacher
Regia: Craig Zisk. Sceneggiatura: Dan Chariton, Stacy Chariton. Fotografia: Vanja Cernjul. Montaggio: Myron I. Kernstein. Interpreti: Julianne Moore, Lily Collins, Michael Angarano. Origine: Usa, 2013. Durata: 93’.