All’anticonformista giapponese Sion Sono, uno dei registi più ammirati del panorama contemporaneo, ma poco conosciuto in Italia, è dedicata una rassegna allo Spazio Oberdan di Milano, che già aveva presentato del regista The Whispering Star.
Poeta datosi al cinema, Sono è un cineasta estremamente prolifico ed eclettico, che si è servito di diversi generi e registri per mettere alla berlina con spietatezza le contraddizioni del Giappone odierno. Autore sovversivo e senza compromessi, nei suoi film l’uso spesso caricaturale e fumettistico di sesso e violenza serve a far risaltare, piuttosto che a mortificare, l’amore e la spontanea poesia della vita.
Tra i titoli proposti spicca Love Exposure, il capolavoro del regista, film titanico nella durata (237′) e nelle ambizioni e uno dei titoli chiave del XXI secolo. Completano la rassegna tre titoli che testimoniano l’estrema versatilità di Sono, dal dramma Himizu, che getta uno sguardo desolante sul post-Fukushima, per arrivare alla commedia fantasy Love & Peace e alla parodia-omaggio dei film erotici giapponesi Antiporno.
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