Anora doveva essere, Anora è stato. Cinque oscar alla favola di Sean Baker, non proprio una novità, ma si sa: non è cosa si racconta, ma come. Eppure, nonostante sia un film ben scritto, girato e recitato, sicuramente una delle opere migliori della stagione, Anora non fa rivoluzione, o almeno non tanto da meritare ben cinque oscar, in un panorama che non è stato avaro di ottimi film. The Brutalist, tanto per fare un nome (anzi, un titolo) ne prende solo uno, quello annunciato ad Adam Brody. A complete unknown, otto candidature, è stato totalmente snobbato, un peccato.
Assente dalla cerimonia qualsiasi riferimento all’attualità politica, nessuna polemica, nessuna dichiarazione scandalosa. Un’edizione da tracciato piatto. Il premio al miglior documentario a No Other Land ci ricorda che oltre l’incanto della macchina da sogni hollywoodiana ci sono tragici scenari di guerra che coinvolgono il pianeta. Tutto il pianeta. E il premio come miglior film straniero a Io sono ancora qui di Walter Salles ci ammonisce invece che le recenti dittature si sono insinuate nella democrazia in maniera subdola. Peccato per la magnifica Fernanda Torres, avrebbe meritato come miglior attrice, con tutto il rispetto per la brava Mickey Madison.
Questo l’elenco completo:
Miglior film
Anora
Miglior regista
Sean Baker per Anora
Miglior attore protagonista
Adrien Brody per The Brutalist
Miglior attrice protagonista
Mikey Madison per Anora
Miglior attore non protagonista
Kieran Culkin per A Real Pain
Miglior attrice non protagonista
Zoe Saldana per Emilia Pérez
Miglior sceneggiatura non originale
Peter Straughan per Conclave
Miglior sceneggiatura originale
Sean Baker per Anora
Miglior film internazionale
Io sono ancora qui
Miglior film d’animazione
Flow – Un mondo da salvare
Miglior fotografia
Lol Crawley per The Brutalist
Miglior scenografia
Nathan Crowley (scenografia) e Lee Sandales (arredamento) per Wicked
Migliori costumi
Paul Tazewell per Wicked
Miglior trucco e acconciatura
Pierre-Oliver Persin, Stéphanie Guillon e Marilyne Scarselli per The Substance
Migliori effetti visivi
Paul Lambert, Stephen James, Rhys Salcombe e Gerd Nefzer per Dune – Parte due
Miglior montaggio
Sean Baker per Anora
Miglior sonoro
Gareth John, Richard King, Ron Bartlett e Doug Hemphill per Dune – Parte due
Miglior colonna sonora originale
Daniel Blumberg per The Brutalist
Miglior canzone originale
El mal (testo: Clément Ducol, Camille, Jacques Audiard – musica: Clément Ducol, Camille) per Emilia Pérez
Miglior documentario
No Other Land
Miglior cortometraggio documentario
The Only Girl in the Orchestra – La storia di Orin O’Brien di Molly O’Brien
Miglior cortometraggio
I’m not a robot di Victoria Warmerdam
Miglior cortometraggio d’animazione
In The Shadow of Cypress di Hossein Molayemi e Shirin Sohani
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