Sarà National Gallery di Wiseman, in concorso alla Quinzaine des Realisateurs al Festival di Cannes 2014, l’evento inaugurale della 33a edizione di Bergamo Film Meeting. Venerdì 6 marzo presso il Teatro Sociale di Bergamo, gli spettatori del festival potranno godere in anteprima l’ultima opera del maestro documentarista Frederick Wiseman, ritratto di uno dei centri della cultura mondiale. National Gallery sarà distribuito in l’Italia solo per un giorno l’11 marzo da Nexo Digital e I Wonder Pictures, in collaborazione con Unipol Biografilm Collection e con Sky Arte HD, Mymovies.it e NanoPress.
Recente Leone d’oro a Venezia, il documentarista americano svela il funzionamento della National Gallery attraverso un gioco di specchi vertiginoso, dove il cinema osserva le opere d’arte e la pittura guarda con curiosità al cinema. Il documentario, un viaggio nel cuore di una delle istituzioni culturali più importanti al mondo, si sofferma con discrezione e grazia sulle persone che quotidianamente vi lavorano, sul pubblico dei visitatori incuriositi che passeggia per le sale, sui laboratori, le riunioni dello staff, i restauri, gli allestimenti e, naturalmente, sulle opere. Scopriamo così il teschio deformato che si nasconde nell’olio su tavola degli Ambasciatori di Holbein il Giovane per passare poi a partecipare alle riunioni del museo assieme al Direttore Nicholas Penny, a prendere parte alle problematiche su illuminazione e restauri, a lasciarci stupire dalla composizione rivelata dai Raggi X sotto il Ritratto di Federico Rihel a Cavallo di Rembrandt.
Il film è solo una delle tante “perle” della 33a edizione del festival orobico. Tra le altre proposte in calendario dal 7 al 15 marzo ci piace segnalare il focus dedicato al Polar, genere tra il poliziesco e il noir, nato negli anni ’40 sotto l’influsso del cinema americano e che in Francia trova una nuova identità, pescando nella migliore tradizione del cinema d’oltralpe. A scorrere sugli schermi del Festival saranno circa 20 titoli di autori che hanno fatto la storia del cinema francese, tra i quali Henri-Georges Clouzot (Quai des Orfèvres, Legittima difesa, 1947), Gilles Grangier (Le desordre de la nuit, Il vizio e la notte, 1958), Jacques Becker (Le trou, Il buco,1960), Claude Sautet (Classe tous risques, Asfalto che scotta, 1960) e Jean-Pierre Melville (Le doulos, Lo spione, 1962).
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