Che Mission: Impossible avesse le carte giuste per diventare un fenomeno “seriale”, non è certo una sorpresa. Non sorprende nemmeno il successo annunciato del quinto episodio in venti anni di onorata carriera di Tom Cruise, nei panni dell’agente Ethan Hunt. Il progetto nacque da uno dei telefilm più iconici della storia del piccolo schermo (171 episodi tra il 1966 e il 1973). Creato da Bruce Geller, bastano le poche note della celeberrima colonna sonora, firmata da Lalo Schifrin, (brano in 5/4 trascinante ed estremamente evocativo) per proiettare il pubblico in un mondo (im)possibile dove il super-uomo esiste. Un universo capace di sfidare anche la franchise di 007, corazzata che (nonostante numerosi passi falsi) si è dimostrata assolutamente inaffondabile in decenni di storia.
Dopo firme come Brian De Palma e John Woo, il quinto episodio ha in cabina di regia Christopher McQuarrie, autore di sceneggiature come I soliti Sospetti e Edge of Tomorrow e direttore di Jack Reacher e Le vie della violenza, alla sua settima collaborazione con Tom Cruise. Se ancora una volta alla produzione c’è la Bad Robot di J.J. Abrahms, la novità è la coproduzione con la cinese Alibaba Pictures, e non a caso i cattivi questa volta non sono terroristi islamici, spietati russi o orientali senza scrupoli, ma insospettabili europei dal volto pulito.
Il meccanismo narrativo è semplice e già visto. Il corpo speciale della IMF è sotto inchiesta della CIA per i suoi metodi poco ortodossi. Nel momento in cui il gruppo viene sciolto, lo stesso Ethan Hunt deve cavarsela da solo, senza l’appoggio di alcun ente governativo. Al suo fianco però la squadra di sempre, con la novità del biondo Benji (l’inglese Simon Pegg), che da ruolo marginale nei due precedenti film diventa comprimario capace di alleggerire le scene di azione e tensione con il suo classico humor di stampo british. Per il resto in Rouge Nation c’è tutto quello che si può immaginare in un film del genere, location esotiche, inseguimenti a velocità smodata, sparatorie e colpi di arti marziali, esplosioni, gadget tecnologici sorprendenti, doppi e triplogiochisti a profusione. Serve una certa abilità come sceneggiatore per costruire un sviluppo con tutti questi ingredienti, tanto intricato e ricco di momenti di azione e pathos, dosando con astuzia le pause così da far emergere le scene dove lo spettatore non può che trattenere il fiato.
Mission Impossible: Rogue Nation è quello che promette di essere, due ore abbondanti di adrenalina in cui però il sangue al cervello non arriva, nonostante una lunga sequenza dietro il palco di una Turandot in un teatro di Vienna.
Carlo Prevosti
Mission Impossible: Rogue Nation
Regia e sceneggiatura: Christopher McQuarrie. Fotografia: Robert Elswit. Montaggio: Eddie Hamilton. Musiche: Joe Kraemer. Interpreti: Tom Cruise, Jeremy Renner, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Alec Baldwin, America Olivo, Hermione Corfield. Origine: Usa, 2015. Durata: 131′.
https://www.youtube.com/watch?v=EWC9JZtMOWQ