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MICI 2017: territorialità e carica indie

DAY 2

Quest’oggi sveglia presto, al Cinema Comunale di Matera è prevista infatti la proiezione in anteprima nazionale del film d’animazione candidato the-red-turtle-studio-ghibliall’oscar La tartaruga rossa di Michael Dudok de Wit. Riesco ad infiltrarmi nonostante questa sia riservata alle scuole della città, risultato: ben 400 bambini schiamazzanti e iperattivi riempiono la storica monosala. Malgrado il continuo frastuono che accompagnerà l’intera proiezione, riesco a creare un ponte speciale con le meravigliose immagini del film, isolandomi da tutta la confusione che mi circonda. Mi diventa da subito chiaro il motivo per cui il progetto sia stato appoggiato dal noto studio d’animazione giapponese Ghibli: il film è infatti un concentrato di poesia audiovisiva dove le parole non sono contemplate e i dialoghi fanno quindi spazio alla musica che pervade e ritma l’intera storia. Si parla di un naufrago e la sua sopravvivenza su un’isola deserta, giorno dopo giorno fino ad un incontro particolare… Il MICI ha fatto centro!
Nel pomeriggio invece è il turno dell’attesissimo incontro con Maria Grazia Cucinotta dal titolo Perché i talent diventano produttori?. L’attrice racconta che dopo il film che l’ha resa nota al pubblico internazionale, il Postino, e la sua esperienza a Hollywood abbia voluto compiere un salto di qualità e dar vita a nuovi progetti e idee sotto le vesti di produttrice. Grazie al nome che si era fatta, l’unica difficoltà fu riuscire a far capire che era una persona diversa rispetto ad inizio carriera e come con gli anni fosse maturata, professionalmente parlando. Dopo aver trascorso l’ultimo periodo in Cina, dove ha avuto modo di lavorare per la televisione e produrre diversi film, l’attrice è ora alle prese con un 2.2progetto che vuole coinvolgere i giovani con la realizzazione di Teen, una webseries italiana che tratterà l’età adolescenziale prodotta da Seven Dreams Productions (casa produttrice della stessa). L’intento è quello di dare la possibilità a 50 adolescenti da tutta Italia di provare un’esperienza recitativa e di coinvolgere altrettanti giovani talenti per quanto riguarda il comparto tecnico. Si discute poi di uno spirito di gruppo, diffuso nelle produzioni americane, che purtroppo in Italia scarseggia a causa della tendenza individualista e una, secondo lei, innata propensione a non riporre fiducia nell’altro. La Cucinotta si rivela una persona controtendenza e del tutto estranea alle mode “se compro un paio di scarpe è perché sono comode non alla moda” e consiglia infine a tutti i giovani che si affacciano al mondo del cinema di fare esperienza, unico modo per imparare a far cinema!
Serata made in Basilicata con due anteprime speciali: si raccontano le storie di due famiglie della Basilicata insieme alle loro tradizioni, difficoltà, gioie e speranze. Da una parte abbiamo una classica famiglia Materana, mentre dall’altra una generazione di talenti che ha origine nel paesino di Bernalda. I film in questione sono Matera 15/19, primo episodio di una docuserie composta da 4 capitoli realizzata da Open Fields Production in preparazione all’evento che renderà la città centro d’Europa nel 2019, e The Family Whistle, documentario di Michele Russo che traccia attraverso interviste e materiale inedito l’albero genealogico del celebre regista americano Francis Ford Coppola.
Entrambi i prodotti mostrano come la cultura lucana riesca ad essere trasmessa da generazione in generazione rimanendo inalterata nonostante i tempi siano cambiati, la Lucania si sia sviluppata insieme ai suoi abitanti e alcuni di essi siano emigrati in cerca di fortuna. Nel primo caso, Open Fields Production (casa produttrice indipendente con sede a Cosenza) si è aggiudicata la realizzazione della serie grazie alla vincita di un bando nazionale. Il loro lavoro spicca per qualità tecnica impeccabile e un approccio moderno, ma funzionale, che rimanda ai recenti prodotti americani (inclusa una stupenda sigla d’apertura con chiaro riferimento alla serie HBO, Westworld) garantendo una forte carica attrattiva per un pubblico giovane ed europeo. Gli altri 3 episodi, raccontano gli autori presenti in sala, sono ancora in preproduzione e saranno rilasciati uno SONY DSCall’anno fino ad un anno dopo la chiusura dell’evento. Il primo episodio è stato inoltre parzialmente finanziato da una campagna crowdfunding su eppela che ha permesso al team di effettuare una più accurata postproduzione, mentre la regia dei prossimi episodi sarà affidata dalla casa di produzione ad altri tre registi del mezzogiorno in modo tale da avere sguardi diversi da menti creative vicine al territorio lucano. Nel secondo documentario invece, Michele Russo, inoltre parente dei Coppola, sceglie di ricostruire e documentare le origini della famiglia Coppola e del suo genio in campo musicale e cinematografico. Una storia che parte da Agostino Coppola, nonno del noto regista che a inizio ‘900 come molti suoi paesani decise di andare a cercare fortuna in America, e arriva a Sofia Coppola, figlia anch’essa sceneggiatrice e regista. A Bernalda era diffuso l’utilizzo di un fischio distintivo per ogni famiglia che veniva utilizzato per richiamare a casa i suoi membri, curioso constatare come quello dei Coppola sia stato tramandato senza alterazioni di generazione in generazione, così come la tradizione culinaria e alcune espressioni dialettali. Cosa ancora più impressionante è come tutti siano debitori ad Agostino per la grossa passione e abilità musicale a loro trasmessa…

da Matera, Samuele P. Perrotta
Foto di Matteo Rinaldi e
Samuele P. Perrotta

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