Eccoci qui, più attivi e curiosi che mai, una redazione giovane (beh… quasi tutti, chi scrive non proprio…) che guarda al futuro e che si sta preparando a nuove sfide. Ormai il 2013 è qui, il nuovo anno è arrivato, e tra un anno passerà, come diceva il bravo Lucio Dalla. Speriamo che la strada intrapresa sia ricca di sorprese e di belle novità, magari con un piede ben piantato nelle esperienze di chi ha seminato negli anni passati, cercando di promuovere cultura, soprattutto audiovisiva, ma una cultura capace di spaziare nelle molteplici direzioni della conoscenza che, coerentemente, crea domande e favorisce nuove scoperte.
Guardare avanti, innanzitutto, nonostante spinte spesso contrarie, che vorrebbero fermare il nuovo che avanza, fatto di linguaggi innovativi e superamento di retoriche luccicanti, vuoti a perdere, pallide e inutili ripetizioni incapaci di creazioni autentiche.
Anche il cinema, nei momenti migliori, esprime la complessità della nostra epoca confusa, si interroga, indaga con caparbietà, denuncia illusioni e ti obbliga a inevitabili scelte di campo. Anche un film, un documentario, un cortometraggio magari lucido e spietato possono indicare il futuro possibile, il luogo di un immaginario non contaminato, il punto di non ritorno da cui guardare con occhi diversi. Noi ci crediamo, sapendo appunto che vedere un film non significa sempre guardare la realtà, che invece è molto più complessa e sfuggente, sempre un po’ più in là di una labile certezza proprio perché multiforme e in continuo movimento.
Ecco, allora, rispondere alle sfide del presente significa non disperdere qua e là, ma cercare di riportare a unità anche passaggi e luci del momento, crescere con maggiore determinazione e consapevolezza, custodire la memoria e al contempo indagare il futuro possibile, là dove lo spettacolo finisce e si apre la ricchezza delle idee.
Nel nostro piccolo, Cinequanon si schiera, non potrebbe essere altrimenti: chi si ferma ha già perso in partenza il gusto di esserci, nel qui e ora che ci vuole ben svegli, contro ogni logica di indifferenza e distacco.
Sarà un ottima annata, ne sono sicuro…
Giulio Rossini
