Tra i film italiani presentati alla Festa del cinema di Roma figurava La tana, esordio di Beatrice Baldacci, in concorso per Panorama Italia di “Alice nella Città” e insignita del Premio Raffaella Fioretta per il cinema italiano. Un lungometraggio a basso budget realizzato all’interno del programma Biennale College e già proiettato alla Mostra di Venezia. Prodotto da Lumen Films in collaborazione con Rai Cinema e con Naba. Uscirà nelle sale in primavera.
L’adolescente Giulio vive in Toscana con i genitori, in una casa isolata in campagna. Un giorno arriva qualcuno nella casa dei vicini, che è abbandonata da tanto tempo. Giulio scopre che si tratta di Lia, la figlia dei vecchi proprietari, poco più grande di lui perché ha già la patente. I due iniziano a incontrarsi nei dintorni, a esplorare insieme colline, boschi e vecchie cave. Lia provoca l’altro, vuole fare giochi rischiosi, cambia spesso idea all’improvviso, è anche crudele nel suo modo di fare. Giulio è sorpreso e incuriosito dalla novità, forse attratto, di sicuro spiazzato dal suo comportamento e a disagio con la nuova amica. In realtà la giovane nasconde un segreto e i ragazzi, oltre ai giochi, dovranno condividere una decisione difficile e dolorosa.
La tana è un piccolo film, con una storia condensata in poco tempo, racchiusa in un unico luogo e con pochi personaggi, però riesce a trarre vantaggio dai limiti produttivi. Un esordio molto interessante, uno dei migliori del panorama italiano dell’ultimo periodo. La regia di Beatrice Baldacci è essenziale e misurata, sfrutta bene gli spazi e lavora sui corpi dei protagonisti, come mezzo per avvicinarsi e scontrarsi, sa maneggiare le emozioni, la durezza e i colpi di scena. E’ un film che merita di essere visto e valorizzato; con una sua grazia, dei bei momenti, uno sguardo non banale sui giovani e non è mai scontato. Sono bravi e ben diretti i due giovani protagonisti Irene Vetere (già vista in Zeta, Notti magiche, Arrivano i prof, Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma, oltre a Don Matteo 10 e vari videoclip) e Lorenzo Aloi (allievo del Centro sperimentale, è stato interprete di Lasciarsi un giorno a Roma e varie serie), bravi a rendere i personaggi anche con la loro fisicità.
Nicola Falcinella
La tana
Regia: Beatrice Baldacci. Sceneggiatura: Edoardo Puma, Beatrice Baldacci. Fotografia: Giorgio Giannoccaro. Montaggio: Isabella Guglielmi. Interpreti: Irene Vetere, Lorenzo Aloi, Hélène Nardini, Elisa Di Eusanio, Paolo Ricci, Federico Rosati. Origine: Italia, 2021. Durata: 88′.