A cinquant’anni dalla presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia, il Museo Nazionale d’Arte Medievale e il MUSMA di Matera hanno allestito una mostra che ripercorre la lavorazione de Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. L’esposizione si articola in due location e presenta numerose video-interviste e testimonianze (da Goffredo Fofi a Mino Argentieri, da stefano Murri a Enrique Irazoqui, il Cristo spagnolo), fotografie, articoli di giornale d’epoca, estratti da documentari più o meno noti (come il bellissimo Sopralluoghi in Palestina), i costumi del film. Postazioni interattive e proiezioni movimentano il percorso espositivo, che invita ad un salto temporale direttamente nel “cuore poetico” dello scrittore cineasta che con il Vangelo firmava la sua terza opera di lungometraggio, dopo i controversi Accattone e Mamma Roma. Ma la mostra è anche occasione per misurare i segni del tempo su un territorio, quello dei Sassi, che resiste, per quanto possibile, allo spauracchio della modernità, protetto dall’Unesco dal 1993, abitato nelle zone attigue ai quartieri nuovi e popolato dai turisti che oggi lo attraversano percorrendo un’ideale linea temporale che parte dal Paleolitico.
Pasolini trasformò i Sassi nella Gerusalemme al tempo di Cristo, dopo aver camminato sul suolo palestinese, convinto di non poter cogliere lì il sapore antico di luoghi e corpi che invece restituiva Matera, in un periodo, tra l’altro, in cui lo svuotamento e l’abbandono dei borghi antichi per popolare la nuova “città laboratorio” diventava emblema di una trasformazione epocale e che riguardava tutto il Mezzogiorno d’Italia.
Destinato a diventare una pietra miliare non solo nella cinematografia pasoliniana ma per la storia del cinema italiano, Il Vangelo secondo Matteo raccontato fino al 9 novembre a Matera non rappresenta un oggetto di studio per appassionati, ma, riproponendo parte dell’ampio dibattito che scatenò dopo la calorosa accoglienza a Venezia, pone interrogativi sulla modernità e sul valore alto del cinema come progetto culturale ed estetico.
A.L.
Dettagli su Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo cinquant’anni dopo:
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