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Il ritorno di Salles premiato a Venezia

Ainda estou aqui Leone alla miglior sceneggiatura

Presentato in Concorso a Venezia Ainda estou aqui, il meraviglioso film brasiliano del regista Walter Salles, è stato premiato per la migliore sceneggiatura firmata da Murilo Hauser e Heitor Lorega.
Brasile, 1971, seguiamo la storia vera di Marcelo Ruben Paiva, figlio dell’ex deputato del Partito laburista brasiliano Rubens e della madre Eunice Paiva. Il film è tratto proprio dal romanzo omonimo scritto da Marcelo. Eunice, madre di cinque figli, vede cambiare bruscamente la sua vita quando il marito scompare improvvisamente, catturato dal regime militare nel 1964,sorte comune a tanti desaparecidos. La donna è costretta all’attivismo, sperando in questo modo di trovare il marito e riuscire a salvarlo.
Eunice è interpretata da una strepitosa Fernanda Torres, che, pur non avendo vinto la Coppa Volpi, potrebbe ambire a una nomination agli Oscar 2025. La tenacia del suo personaggio mi ha portato alla mente la lotta di un’altra donna in un film che ho amato molto, visto qualche anno fa sempre qui a Venezia, e sempre tratto da una storia vera ambientata in quest’altra parte del pianeta, la bosniaca protagonista di Quo vadis, Aida? per i fatti accaduti nell’estate del 1995 a Srebrenica.
Salles, che ritorna dietro la macchina da presa a distanza di dodici anni da On the road, ha fortemente voluto realizzare questo film dedicandoci sette anni di lavoro. Conosceva personalmente la famiglia Pavia ed era amico dei figli. Il romanzo di Marcelo lo ha profondamente commosso anche perché racconta la storia dei desaparecidos, delle persone strappate alle loro vite dalla dittatura, raccontata per la prima volta dal punto di vista di coloro che erano rimasti.
Il regista brasiliano con questo nuovo lavoro riesce a restituirci tutta la ferocia della vicenda senza mostrare le atrocità fisiche, rendendo il racconto ancora più potente. Sembra una storia già raccontata, trita e ritrita, il rischio di essere poco originali è quindi enorme, eppure attraverso questa vicenda personale, che è in fondo anche universale, riusciamo a sorprenderci e a entrare nelle oltre due ore di film che filano via in un battito d’ali.
Il film sarà distribuito in Italia dalla BIM e uscirà nel 2025 con il titolo Sono ancora qui.

Maria Di Razza

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