Ad aprire la sedicesima edizione del Far East Film Festival sarà il Aberdeen di Pang Ho-cheung, prima internazionale per questo dramma borghese made in Hong Kong. Il primo di oltre 60 titoli della migliore produzione popolare asiatica: blockbuster, futuri cult movie, outsider degni di scommessa e, come sempre, ottimi fuori pista d’autore. 9 differenti realtà produttive (Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Malesia, Indonesia, Filippine, Taiwan) per uno sguardo ampio e curioso che non discrimina le opere commerciali di qualità ma punta a mettere a fuoco l’intero arco della produzione asiatica sia in versione più colta che popolare.
Il FEFF 2014 (25 aprile / 3 maggio) registra quest’anno un prepotente ritorno dei film di genere, dagli action ai thriller, ed è interamente attraversato da un tema di fortissima attualità: quello dei social network. Li vediamo operare sullo schermo, tracciando una linea che congiunge idealmente moltissimi titoli della selezione (dall’hongkonghese May We Chat? al filippino Shift fino al giapponese The Snow White Murder Case), e li vediamo operare anche a livello simbolico. Li vediamo, cioè, rappresentare tutte quelle connessioni che nutrono il mondo contemporaneo, accorciando sempre di più le distanze anche fra il nostro Occidente e il Lontano Oriente.
Quest’anno, per la prima volta, i riflettori si accenderanno sul pianeta del documentario: da non perdere The Search for Weng Weng, che riporta agli onori della cronaca il più pazzo degli attori asiatici: la vera storia di un nano seduttore, esperto di kung fu, che negli anni Settanta faceva il James Bond filippino!
Il doppio focus 2014, invece, sarà dedicato al cinema hongkonghese, con un omaggio all’Imperatore dell’action – Dante Lam – e con un ospite d’onore che di quel cinema (o meglio: della sponda indipendente di quel cinema) è protagonista assoluto: Fruit Chan. Autore di capolavori come Made In Hong Kong e Durian Durian ha raccontato gli squilibri e le
contraddizioni della post-riunificazione e ora, con il nuovissimo The Midnight After. A Udine sarà presentata la versione definitiva, dopo il passaggio al Festival di Berlino.
Il FEFF porterà anche quest’anno sul palco udinese molti protagonisti dello star system asiatico. Tra le tante dive presenti vedremo Sandra NG, protagonista di Golden Chickensss dove la vedremo interpretare il ruolo di una prostituta nella Hong Kong odierna dove la gente combatte per ritrovare le proprie radici. Attesa anche per Eugene Domingo, la più attiva e richiesta attrice delle Filippine, capace di lavorare per 7 produzioni differenti in un anno, premiatissima in patria e riconosciuta all’estero. È di certo la regina della commedia anche se qui ad Udine la vedremo impegnata in un ruolo drammatico in Barber’s Tales.
Potete trovare il programma completo della sedicesima edizione QUI.
Come sempre Far East sarà anche musica, cibo e cultura asiatica, un mix che ha reso il festival un appuntamento imprescindibile per tutti gli appassionati di estremo oriente
Massimo Lazzaroni