WordL’ultimo film della nostra avventura a Cannes parla russo.
Anna (Kristina Shnaider) e Yura (Yuri Kisilyov) sono i protagonisti del film Once in Trubchevsk della regista russa Larissa Sadilova, in concorso nella sezione Un Certain Regard. Vicini di casa nonché amanti, la loro è una relazione breve consumata in una stagione, giusto il tempo del passaggio da un inverno rigido ad una bella estate soleggiata nel villaggio di Trubchevsk in Brjansk.
Scoperti dai rispettivi compagni, devono scegliere: inseguire la passione o restare legati alla quotidianità, alle convenzioni sociali? Potrebbe sembrare la classica relazione extraconiugale, fatta di sesso senza amore. No, per nulla. Sono complici, innamorati l’uno dell’altro, alla ricerca di una felicità che non è solo apparente ma reale. In due scene si coglie la straordinarietà del loro rapporto: a colazione in un autogrill dopo una notte passata insieme sul camion di Yura, e nella casa in affitto a pranzo, è qui che Anna improvvisa un suadente ballo, simile ad un rituale di accoppiamento, suscitando l’ilarità di Yura. Il mondo parallelo che si sono costruiti è destinato a scomparire, infatti l’oggetto che li ha uniti diventa anche il solo ed unico indizio del loro tradimento.
Ma Anna è una donna coraggiosa, incurante del giudizio degli altri. Rappresentativo di ciò è la scena in cui la giovane donna, avvolta nel suo sensuale abito giallo a fiorellini, percorre il vialetto di casa davanti allo sguardo indignato e severo delle vicine. “Il n’ y a pas oublié” recita un verso della canzone della scena finale, cantata in occasione della celebrazione dell’indipendenza di Brjansk dall’occupazione tedesca, ma solo la guerra non si dimentica?
Garçons de Cannes
“Iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promossa da MIUR e MIBAC
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