Les Tourmentes di Pierre-Yves Vandeweer (Belgio/Francia, 2014) vince Filmmaker International Film Festival 2014, premiato dalla giuria composta da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti (registi), Filippo Mazzarella (critico cinematografico), Anna Milani (sindacalista), Tommaso Pincio (scrittore), Giovanni Spagnoletti (docente universitario), con la seguente motivazione: “Una rappresentazione potente e visionaria della condizione umana in termini di smarrimento attraverso un esemplare slittamento del suono rispetto all’immagine”.
Il secondo premio viene assegnato a maggioranza a Sobre la Marxa (The Creator of the Jungle) di Jordi Morato (Spagna, 2014): “una riflessione sul senso più profondo dell’arte, dove il puro gioco diventa un’irrinunciabile esperienza di crescita e continuo confronto con l’ambiente”.
Assegnata una menzione speciale a Ma’a Al-Fidda (Silvered Water, Syria Self-Portrait) di Ossama Mohammed e Wian Simav Berdirxan (Siria/Francia 2014): “per la capacità di scardinare le certezze dello spettatore attraverso un’opera di forte impatto emotivo e politico, dimostrando al contempo una profonda consapevolezza nel dare forma e senso a immagini accessibili a tutti”.
Inoltre il Premio Giovani, assegnato da un gruppo di studenti di cinema delle università milanesi, è stato vinto da Lupino di François Farellacci: “per la spontaneità con cui l’autore dà spessore ai suoi personaggi. Nonostante la delicatezza e discrezione dello sguardo, “Lupino” riescie a catturare l’autenticità di un ambiente particolare come quello della periferia di Bastia, lasciando emergere un’adolescenza stretta tra ingenuità e violenza”.
Il premio Prospettive è stato assegnato all’unanimità a Tyndall di Fatima Bianchi (Italia 2014) dalla giuria composta da Cristina Battocletti (giornalista), Minnie Ferrara (produttore), Davide Giannella (curatore) con la seguente motivazione: “per la capacità di scandagliare una dimensione intima e universale rimanendo in bilico tra registri differenti”.
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