FILMMAKER è un festival sui generis, con uno sguardo sempre attento alle nuove generazioni dei registi e anche aperto a generi di film al confine con l’arte contemporanea. Sicuramente è un festival all’insegna dell’innovazione e, negli ultimi anni, in costante crescita. Torna dal 28 novembre fino all’8 dicembre ad animare l’inverno milanese.
Si parte con la proiezione di Jauja di Lisandro Alonso, storia ai limiti della realtà sul capitano Gunnar Dinesen, prima stanziato in Patagonia, poi alla ricerca della figlia per ritrovarsi in un luogo al di fuori del tempo.
Tra gli altri, partecipano al Concorso Storm Children, Book One, ultimo film di Lav Diaz, vincitore dell’ultimo Festival del Film Locarno, Im Keller di Ulrich Seidl sulle ossessioni private degli austriaci e Qui di Daniele Gaglianone.
Immancabile la retrospettiva, quest’anno dedicata a Lech Kowalski, autore provocatorio che ha raccontato, filmando, svariati fenomeni sociali dal punk di New York agli anarchici di Cracovia.
Per Filmmaker Off c’è l’installazione di Yuri Ancarani, San Siro, presso GAM Galleria d’Arte Moderna di via Palestro, in collaborazione con il PAC. Lo sguardo geometrico del regista ha viaggiato tra l’architettura di San Siro.
Tra gli eventi speciali, il di film di Jacopo Quadri (tra migliori montatori del cinema italiano, adesso alla regia), La scuola d’estate, viaggio alla scoperta della scuola attoriale di Luca Ronconi.
Doppio omaggio, uno dedicato all’Occhio selvaggio di Paolo Cavara e l’altro a In comparison di Harun Farocki.
Il 3 dicembre serata speciale con proiezione di Frastuono di Davide Maldi.
Tutte le informazioni dettagliate sono sul sito dell’evento: http://www.filmmakerfest.com/.
E per approfondimenti durante il festival, http://www.milanofilmnetwork.it/daily/.
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