13 luglio 2024, dei drappi bianchi sventolano dai finestroni in pietra tipica leccese del castello storico di Corigliano d’Otranto. Dall’interno delle mura sembra riecheggiare un urlo che dice “io ci sono” davanti all’immobilismo delle istituzioni pugliesi. Si poteva scegliere se rimandare tutto a tempi migliori ed economicamente più certi o fare buon viso a cattivo gioco ed esserci nel periodo che da anni segna l’arrivo della gran festa.
Nasce così il “tutto in una notte”, una formula magica dal tramonto all’alba che riconferma l’appuntamento annuale con il Cinema del Reale in una notte di proiezioni, percorsi espositivi, performance ed “esorcismi musicali” fino al sorgere del nuovo giorno. Dopo venti edizioni la Festa di Cinema del Reale, che progressivamente si è spostata dalla cornice di Specchia a Corigliano, ha la capacità di riadattarsi e reinventarsi nuovamente con un appuntamento quest’anno “invisibile” e dalla forma inedita, ma allo stesso tempo conservatore dello spirito entusiasta e amichevole che ha contraddistinto l’edizioni precedenti. La Festa invisibile di Cinema del Reale è frutto della passione e dello sforzo congiunto del documentarista e direttore artistico Paolo Pisanelli con il sostegno dei coordinatori Gianluca Rollo e Alessandra De Luca, del direttore creativo Francesco Maggiore e di tutto lo staff di OfficinaVisioni, dei volontari della comunità di Corigliano e del pubblico di ogni dove invitato a rendere possibile l’evento tramite l’acquisto di un biglietto d’ingresso o l’apposita campagna di crowdfunding su “go get funding”.
Nonostante le quattro giornate del festival siano state condensate in una sola notte, rinunciando inoltre a workshop e incontri mattutini con autori e ospiti, anche questa edizione “invisibile” lascia il segno e ripaga gli sforzi. Quest’anno la festa ha accolto nelle mura del “castello volante”, così ribattezzato per la sua nuova natura di fucina di idee creative, un migliaio di persone di tutte le età, appassionati e non, certe di prendere parte a un’esperienza unica nel suo genere. Gli spazi dell’antica fortezza si rianimano pulsanti di movimento e frenesia con tre spazi adibiti a proiezioni, in contemporanea nel fossato, nella terrazza e nella sala Cavallerizza. Tra le chicche in programmazione una selezione dedicata ai migranti del sud Italia con preziosi documenti del passato come Emigranti di Franco Piavoli, Fata morgana di Lino del Fra in collaborazione con Cecilia Mangini e Metaponto, la via del tabacco di Libero Bizzarri.
Nel frattempo, della musica dal vivo riecheggia negli interni del castello dove un gruppo di studenti del DAMS di Lecce musicano con batteria, tastiera e basso alcune scene iconiche tratte da capolavori come La città incantata di Hayao Miyazaki, Birdman di Alejandro Inarritu, Lost in translation di Sofia Coppola.
Il caldo soffocante che attanaglia la regione in questi giorni è poi smorzato dai freddi paesaggi estoni del documentario Smoke Sauna, I segreti della sorellanza, premio alla regia al Sundance 2023 e Miglior documentario europeo agli EFA 2023. La regista Anna Hints si addentra silenziosamente e invisibile in una tradizionale sauna nelle foreste della Vana-Võromaa (Estonia del sud) dove un gruppo di donne di diverse generazioni condividono senza filtri le loro gioie, sofferenze, battaglie ed esperienze traumatiche. La paura e il dolore sono esorcizzati dai canti rituali e sono lasciati andare col sudore purificante che sgorga dai corpi tutti nudi e come la natura li ha fatti. Queste donne e sorelle spirituali vivono insieme un processo di guarigione in un sacro rifugio termale, una certezza per loro nonostante il susseguirsi delle stagioni e l’evolversi della vita.
Racconti e immagini di riti di guarigione collettiva proseguono nelle Sala Tabbacaia che ospita la mostra Viaggi nella terra del rimorso, racconto visivo del fenomeno del tarantismo nella sua forma tradizionale come studiato da Ernesto de Martino e fotografato da Franco Pinna, Chiara Samugheo, e André Martin. La raccolta di scatti rubati e di testimonianze, incluse quelle del dottor Francesco De Raho alla base degli studi di De Martino, contribuiscono a rendere vivo il ricordo di un rito scomparso nella sua matrice originale e oggi rinato sotto nuove spoglie nella Notte della Taranta di Melpignano. La mostra, visitabile fino a ottobre, si espande all’interno del borgo di Corigliano con opere affisse agli antichi muri delle stradine del centro storico realizzate da vari artisti visivi come Motus e Mauro Bubbico. L’inaugurazione si è tenuta la sera dell’11 e del 12 luglio con performance teatrali lungo le vie del borgo, proiezioni speciali e visite guidate. Particolarmente suggestiva la sonorizzazione live di estratti sul tarantismo, presso la location della Quercia Vallonea, un ombrello alboreo di 15 metri d’altezza e 20 metri di diametro con 500 anni di vita alle spalle. I suoni distorti ed elettronici si mescolano alle melodie tradizionali della pizzica pugliese sotto l’improvvisazione del duo Giovanni Bisanti e Gabriele Vizzi che accompagna le immagini dalle opere di Gianfranco Mingozzi, Diego Carpitella, Enzo Mazzeo (da Archivio Home Movies) e altri indagatori del tarantismo.
È mezzanotte quando le proiezioni della “festa invisibile” volgono al termine per lasciare spazio al djset. Dulcis in fundo il corto Il magnifico sette, un omaggio a Letizia Caudullo, montatrice e storica collaboratrice del festival cha ha lasciato il corpo lo scorso febbraio.
“Esserci, rimanere e resistere nonostante tutto. Perché la Festa di Cinema del Reale non è un evento mordi e fuggi senza una storia” sono le parole di Addolorata Manti, sindaca di Corigliano d’Otranto. Sul palco insieme a Paolo Pisanelli raccontano con un velo di imbarazzo il dietro le quinte del tour de force che ha reso possibile questa inedita edizione, “invisibile” ma non troppo, forzatamente contratta ma di altissima qualità, non supportata economicamente ma estremamente necessaria, preludio di una possibile festa a pieno splendore e vigore (si augurano tutti una imminente risposta di regione Puglia e Apulia film commission) per la stagione autunnale.
Che possa allora questo breve contributo scritto essere da testimone e sostegno dell’impareggiabile passione ed entusiasmo dello staff di Cinema del Reale, Officina Visioni e Bigsur, che, come il sole che sorge immancabilmente ogni mattina, tutti gli anni ci regala una Festa indimenticabile di Cinema del Reale e non solo.
da Corigliano d’Otranto, Puglia,
Samuele P. Perrotta
Fotografie originali dell’autore