Terza edizione per il festival del documentario breve nato in seno al progetto GenerAzioni, sostenuto da Fondazione Cariplo. Edizione speciale perché DocumentaMy 2014, DocMy per gli amici, non apre solo Un posto nel mondo, ma stringe amicizia con Cortisonici, il festival di cortometraggi nato undici anni fa dal grembo di Filmstudio 90. Due festival che diventano un’unica grande occasione per gustare il cinema in formato short, tra fiction e documentazione, e che annunciano un mese di proiezioni di opere importanti e poco visibili. DocMy si propone di dialogare con il cugino Cortisonici senza perdere la propria identità, proponendo una serata di concorso intensa nonostante i soli cinque film scremati dalle decine di opere arrivate per questa terza edizione. Cinque proposte che aprono finestre su realtà anche lontane dal nostro paese, a conferma di una trasformazione del festival che vuole sempre più guardare fuori dai confini nazionali.
Come tradizione spazio anche quest’anno per un Focus tematico: occhi puntati sul documentario di animazione. Molto più che un fenomeno, si propone come un genere ibrido e transgenerazionale, vero e proprio territorio di sperimentazione. Per questo DocMy sarà aperto dal film animato L’arte della felicità di Alessandro Rak; mentre la notte dedicata, che seguirà la serata di concorso e presentata da Cristina Formenti, sarà un assaggio in preparazione alla tavola rotonda di sabato 8, durante la quale il regista Giorgio Ghisolfi e Lawrence Thomas Martinelli, direttore di DOCartoon, approfondiranno temi ed estetiche legate al documentario animato.
Giovedì 6, ore 21 – Concorso DocumentaMy / sala Filmstudio90
Minerita di Raùl da la Fuente, 27’.
Lucìa, Ivone e Abigail sono tre donne boliviane che lavorano in miniera rischiando la vita ogni giorno e le vessazioni degli uomini.
37° 4 S di Adriano Valerio, 12’.
Isola Tristan da Cunha nell’Altlantico. 270 anime. Due adolescenti si amano dall’infanzia; lei ha deciso di andare a studiare in Inghilterra.
Sexy Shopping di Adam Selo e Antonio Benedetto, 20’.
Miah, immigrato bengalese, decide di raccontarsi alla moglie, attraverso una camera nascosta nel suo “sexy shopping”, piccolo negozio ambulante.
In cerca di un amico di Kerma Gava e Alvise Morato, 19’.
A Tokyo numerose agenzie procurano persone che, sotto pagamento, diventano amici, cugini per compleanni, comparse per funerali, coniugi.
Destination de Dieu di Andrea Caldarola, 21’.
Vicino Rignano Garganico sorge il “ghetto”, baraccopoli abitata da africani. Un racconto intenso di schiavitù in Italia.
I documentari saranno valutati dalla giuria composta da
Massimo Donati
Regista di cinema e teatro. Nel 2005 ha diretto Scene d’interni con topo di gomma, Premio Paesaggi Umani a Filmmaker, Milano. Nel 2009 ha firmato la sceneggiatura del lungo Tre lire primo giorno di A. Pellizzer, miglior film in assoluto al Beverly Hills FF di Los Angeles. Ha collaborato alla realizzazione del film La via del Ring di D. Azzola (Guirlande d’Honneur al 28th Milano International Ficts Fest 2010). Nel 2013 ha pubblicato il romanzo Diario di spezie per Mondadori. Ha co-diretto Fuoriscena, premio speciale ai Nastri d’Argento 2014.
Nicola Falcinella
Giornalista professionista e critico cinematografico, collabora tra gli altri per i quotidiani La Provincia di Como, L’Eco di Bergamo e Il manifesto, il settimanale svizzero Azione, il periodico Cinecritica.
Selezionatore della Settimana della critica della Mostra del cinema di Venezia, ha pubblicato Agnès Varda. Cinema senza tetto né legge (Le Mani, 2010) e Alida Valli. Gli occhi, il grido (Le Mani, 2011). Ha realizzato una dozzina di cortometraggi e documentari.
Matteo Inzaghi
Laureato in Scienze Politiche con una tesi su “La Guerra del Vietnam nel Cinema USA”, è direttore responsabile di Rete55 dal 2004, editorialista per diverse testate e docente a contratto al Dipartimento di Scienza della Comunicazione dell’Università dell’Insubria”.
A seguire:
Notturno ANIMADoc
Nottata AnimaDoc: Una non-stop sul documentario animato
Giovedì 6 novembre – 21 – Filmstudio90
Conduce Cristina Formenti
Autrice del volume Il mockumentary: la fiction si maschera da documentario (2014, Mimesis), nonché di saggi per riviste nazionali ed internazionali, ha scritto il saggio The Sincerest Form of Docudrama: Re-framing the Animated Documentary apparso su Studies in Documentary Film (Routledge). Attualmente porta avanti un progetto sul documentario animato presso il Dipartimento di Beni culturali e ambientali dell’Università degli Studi di Milano.
Cinequanon, partner del festival, seguirà per voi la serata con interviste ai protagonisti. Programma e news del festival disponibili QUI.
@cinequanonit