Nord-est italiano, il geometra specializzato nel mercato immobiliare Gianni Colombo (Mirko Artuso) ha un’idea che pensa vincente: rilevare una ventina di hotel ormai in disuso, ovvero immobili che hanno chiuso per via della crisi, per trasformarli in residenze di lusso per pensionati danarosi, non solo italiani, allettati di trascorrere gli ultimi anni di vita in una sorta di “paradiso senza Dio”. Nell’impresa viene coinvolto Franco Rampazzo (Diego Ribon), un ex muratore che adesso è imprenditore edile, uno di quelli che ha messo gli sghei da parte e ha assicurato un futuro piacevole a moglie e figlie. Anche con lui la crisi non è stata clemente e adesso ha solo voglia di tornare a costruire e pensare una volta tanto in grande. Quella che dovrebbe essere una svolta si rivela però una trappola, perché le banche ad un certo punto si tirano fuori dall’affare dopo che i lavori sono già cominciati e hanno coinvolto tante piccole aziende che hanno anticipato materiali e messo a lavorare operai che ora non possono più pagare. L’effetto domino sancisce la catastrofe.
Effetto Domino, il nuovo film di Alessandro Rossetto, ancora più agghiacciante e rischioso di Piccola Patria, si svolge più o meno negli stessi luoghi del film precedente, una cittadina termale del nord est italiano che ha visto tempi migliori. È un film girato in dialetto, è il Veneto dei capannoni, delle crisi e delle banche che danno credito per fare andare avanti tutto e tutti. È il sogno mercantile e globalizzato di cambiare faccia alla città, un bel lifting che le dia l’aria bella e calda della Florida, non una clinica ma un Paradiso in cui godersi l’ultimo pezzo di vita, spendendosi tutto. È il business della vecchiaia che qualcuno più potente di questi piccoli imprenditori si accaparrerà, facendo scatenare un effetto domino devastante che porterà a fallimenti umani e societari.
Rossetto è un regista coraggioso, uno dei pochi in Italia, per fortuna. Effetto Domino è un film senza sfumature che ci mostra tutto l’orrore di certa provincia e del Veneto in particolare, ma i principali protagonisti fanno anche un discorso globale, infatti dalle vicende locali si arriva al lontano oriente. Questo passaggio glocal è forse la cosa meno riuscita del film, insieme ad un abuso di personaggi che ogni tanto fa perdere il centro della vicenda.
Ma quando il rapporto tra i protagonisti si fa inteso il film è davvero impietoso, granitico e anche feroce. Infatti il fallimento dell’importante operazione edilizia diventa il terreno di una lotta inconsapevole dell’uomo contro l’uomo. L’uomo ridotto a bestia è frutto dell’effetto domino stesso, che traina e incatena tutto e tutti gli uni agli altri. Come dice lo stesso Rossetto, i personaggi senza saperlo si addentano come cani ciechi, ognuno è sbranato mentre sta per sbranare; non può che sbranare, ma sarà sbranato a sua volta.
Claudio Casazza
Effetto domino
Sceneggiatura e regia: Alessandro Rossetto. Fotografia: Daniel Mazza. Montaggio: Jacopo Quadri. Interpreti: Diego Ribon, Mirko Artuso, Maria Roveran, Nicoletta Maragno, Roberta Da Soller, Olivier Rabourdin, Lucia Mascino, Marco Paolini, Andrew C. NG, Shi Yang Shi. Origine: Italia, 2019. Durata: 104′.