DAY 1
Anche quest’anno si rinnova il gradito appuntamento con Cortisonici, festival internazionale del cortometraggio, che dà il via alla sua quattordicesima edizione in una limpida serata varesina. Il tema affrontato è “Supereroi”, visibile in ogni angolo del teatro Santuccio, come in ogni angolo si respira quella passione e quell’amore per il cinema che accomuna tutti i presenti alla serata inaugurale.
Tra la folla c’è anche Leo Ortolani, uno dei più famosi illustratori e fumettisti italiani che con la sua nota serie Ratman ha fatto proprio dei supereroi un soggetto di grande ilarità.
Abbiamo quindi avuto modo di incontrare l’autore e porgli qualche domanda:
Cinequanon: Cosa ne pensa dei Cinecomics?
Leo: Superman del ’78, sebbene abbia effetti speciali che fanno un po’ ridere, resta uno di migliori film di supereroi di tutti i tempi, perché centra proprio quella cultura pop dall’immagine quasi colorata. Ora fanno film sui fumetti solo perché fanno soldi. Infatti, adesso c’è l’idea che il nerd sia figo, mentre prima il nerd lo picchiavano nei bagni.
Cinequanon: “E parlando degli Italiani? Per esempio con Lo chiamavano Jeeg Robot?”
Leo: “Quello che è stato fatto è stato approcciare il filone dei supereroi, facendolo all’italiana, che è quello che abbiamo fatto per esempio con gli spaghetti western o con i polizieschi. Noi abbiamo sempre fatto un grandissimo cinema che è diventato cult in tutto il mondo perché reinterpretato alla nostra maniera. Nessuno avrebbe mai creduto ad un supereroe che vola col mantello sopra Milano, in Italia è diverso. Mainetti ha fatto un bel lavoro perchè è riuscito a creare un supereroe noir, con un bellissimo “Joker”, Marinelli, che è bravissimo come attore… aveva tutti gli ingredienti giusti e con un minimo di effetti speciali ha fatto un capolavoro, ora aspettiamo per il sequel…”
Cinequanon: “Se dovessi consigliare un film, una canzone o un libro ai giovani?”
Leo: “No no io non consiglierei niente, io ho i miei, loro avranno sicuramente i loro. Per esempio io ho iniziato ascoltando colonne sonore, perchè la colonna sonora è quel tipo di musica che ti mette nel mood giusto quando devi scrivere una storia ed è quello che mi serve.”
Dopo il benvenuto dal direttore organizzativo e dal presidente del festival, rispettivamente Massimo Lazzaroni e Matteo Angaroni, e un breve momento di domande a Leo Ortolani sul palco, viene proiettato il film SuperBob di John Drever. Il film, di impronta umoristica inglese, è una simpatica presa in giro dei luoghi comuni legati ai supereroi e ritrae uno di loro, SuperBob, come un imbranato impiegato statale del ministero della difesa alle prese con la vita di tutti i giorni.
DAY 2
Quello di questa sera si preannuncia uno scontro fra titani, l’universo Marvel si scontrerà contro quello DC. Da una parte abbiamo, a sostegno della Marvel, Antonio Serra, sceneggiatore per Sergio Bonelli Editore e ideatore del fumetto fantascientifico Nathan Never, e dell’altra Adriano Barone, blogger, scrittore e sceneggiatore, per DC. I due seduti sul palco del teatro Santuccio ripercorrono con un animato botta e risposta il percorso delle due famosissime case editrici partendo dalla loro nascita fino ad arrivare ai giorni nostri. Ai presenti il compito di eleggere il vincitore tra i due oratori tramite votazione sui social. Si conclude la lunga chiacchierata con un aspro commento nei confronti delle trasposizioni cinematografiche degli ultimi anni attuate da Marvel e DC, in particolare Antonio Serra commenta:
“Sono cosi, il cinema è solo il posto dove si va a vedere questi cosi. Quelli che vediamo non sono film, non sono neanche telefilm, sono cosi che ci divertono e ci piacciono ma che infrangono tutte le leggi cinematografiche…” Vi riportiamo di seguito le arringhe finali dei due sfidanti:
Adriano Barone: “La mia arringa sarà affumicata, come si dice sempre… Fondamentalmente, la DC ha inventato i supereroi, ha inventato la prima supereroina donna, la Marvel l’ha sempre copiata, insomma siamo sempre arrivati per primi, i fumetti più belli li abbiamo noi, ma soprattutto abbiamo Batman!”
Antonio Serra: “Personaggi tutti copiati ma che hanno preso vita propria nonostante tutto; abbiamo Wolverine ma non è abbastanza per sconfiggere Batman; ma abbiamo soprattutto questa cosa straordinaria di un universo coerente, abbiamo cioè centinaia e centinaia di personaggi che si muovono all’interno di un mondo che era coerentissimo fino a fine anni ’70 e ora un pochino meno. Cosa che si può vedere anche molto bene nei film. Detto questo chiaramente io devo dire che quando devo decidere che fumetti buttare, non butterò mai un albo della Marvel.”
Il pubblico ha votato e a trionfare è, contro ogni aspettativa dell’invitato stesso, Antonio Serra con l’universo Marvel. La serata prosegue con la proiezione di nove cortometraggi realizzati da fan che si ispirano al mondo dei supereroi e ai loro miti. Tante idee, poche risorse, ma risultati strabilianti. Sarebbe davvero grandioso se a prendere parte alla realizzazione dei Cinecomics del futuro fossero Nerd e grandi appassionati, che ogni giorno sono attenti ad accrescere la propria cultura fumettara e che potrebbero dare molto alle vite cinematografiche di queste due enormi case editrici.
a cura di Licia Casalini e Samuele P. Perrotta