Cortisonici 2017

Cortisonici 2017: I Vincitori

Giunge nuovamente a termine l’annuale appuntamento con il festival internazionale del cortometraggio Varesino, Cortisonici. Ad essere state selezionate quest’anno sono in totale 24 opere tra le oltre 1100 pervenute all’associazione dai più diversi Paesi del mondo; spiccano Spagna e Russia che vanno a coprire la mancanza della Korea.
zAnche quest’anno le tre serate di somministrazione delle opere in concorso presso il Cinema Teatro Nuovo sono state invase di persone che hanno trovato posto a sedere dapprima sulle poltrone, e finite quelle, nei corridoi e in ultimo perfino sulle scale. Si rinnova anche l’appuntamento all’ Inferno, il luogo dove le produzioni più sconvenienti, dilanianti e inimmaginabili hanno spazio, che si svolge come da tradizione nell’oscurità delle Cantine Coopuf a seguito della serata ufficiale. Risate assicurate con le più svariate eresie e il ritorno della premiata infernal ditta Colabbo. Ad aggiungersi un appuntamento extra all’ Inferno in linea con il tema del festival, superheroes, con la proiezione di una dozzina di trailer di supereroi tra i più improbabili della cinematografia mondiale. Menzione speciale al supereroe ligure Capitan Basilico.
Ritornando al concorso ufficiale, diversi sono gli ospiti che si sono susseguiti in queste serata: direttamente dalla Campania vengono a raccontare la propria testimonianza, in vista di un percorso triennale di Cortisonici con le scuole di Varese, i rappresentanti del Marano Ragazzi Spot Festival, festival sulla legalità che ogni anno raccoglie e proietta i cortometraggi e spot realizzati dalle scuole sul tema della legalità (e non solo). Non mancano gli ospiti internazionali, tra questi alcuni degli autori delle opere in img_2111concorso: toccante l’intervento di Olga Osorio, regista del piacevole racconto d’infanzia Eistein-Rosen, che vede protagonisti i suoi due piccoli figli Teo e Oscar. L’idea nasce proprio da quest’ultimi che, mentre montava un vecchio cortometraggio a tema viaggi temporali, curiosavano dietro la porta socchiusa dello studio e lei, a sua volta, ascoltava segretamente i loro commenti: “Cosa sarà il viaggio temporale? Come funziona? “. Da qui la nascita di questo nuovo cortometraggio. Dopo le grosse risate con la proiezione in anteprima della serie Polchinski di Astutillo Meriglia dello scorso anno, è il turno dello shortfilm fuoriconcorso, Ratzinger vuole tornare, sprizzante satira di Valerio Vestoso, regista del trailer di questa nuova edizione del festival, vincitore già nel 2015 con l’opera Tacco 12 e ultimamente collaboratore negli spot firmati the Jackal su YouTube. Si chiude il festival all’insegna dell’allegria con le premiazioni delle opere vincitrici.
Cortisonici è sempre in movimento e continuo aggiornamento al fine di migliorarsi e portare un’esperienza sempre più permeante e coinvolgente alla città di Varese e dintorni. Dalla rete di negozi coinvolti per l’esposizione delle recensioni a fumetti di Leo Ortolani all’impatto visivo completamente rinnovato, grandi sono i passi in avanti dell’associazione, che ricordiamo riuscire a garantire, grazie a Fondazione Cariplo e tutti gli sponsor che supportano l’iniziativa, ancora un evento totalmente gratuito e aperto a chiunque. Ci auguriamo quindi che questo entusiasmo del team Cortisonici possa essere altrettanto potente il prossimo anno e chissà che non arrivi un focus sul cinema di genere, magari su quell’Horror tanto riconosciuto internazionalmente con Dario Argento quanto scomparso ultimamente. Vi lasciamo con un breve commento ai vincitori della 14° edizione di Cortisonici, a presto con una nuova ed entusiasmante edizione del festival varesino del cinema internazionale.

I VINCITORI

Premio Ronzinante (premio Cortisonici): Dénominateur Commun
Quentin Lecocq riesce a mettere in piedi in pochi minuti una commedia fresca e pura che riesce a strappare la risata più naturale. Punto di forza è sicuramente la scelta dell’attore protagonista, intrinsecamente buffo, e la sua caratterizzazione altrettanto efficace. Ted è infatti un simpatico nerd che arrotonda lo stipendio sottoponendosi alla prova di nuovi farmici, la sua vita avrà una svolta significativa quando troverà il modo di moltiplicarsi.

Premio del Pubblico: Einstein Rosen
Due fratellini, il cortile di una scuola, un pallone e un cunicolo spazio-temporale (wormhole). Olga Osorio riesce con la sua semplicità narrativa e sincerità autoriale a conquistare il pubblico di Cortisonici. Il cortometraggio fa della fisica quantistica il punto di partenza per riportarci all’infanzia in cui la dimensione del gioco dominava le nostre giornate.

Premio della giuria giovani: Last Call Lenny
Un cortometraggio dal sapore agrodolce che non può che lasciare il pubblico col sorriso sulle labbra. Il corto rappresenta un paesaggio tipicamente americano, con una scenografia molto curata e attenta. Le riprese sono calde e contribuiscono a rendere una situazione assurda come quella in cui si trova il protagonista, quasi normale. La sceneggiatura è divertente e incalzante così che il tutto risulti piacevole da guardare. Una citazione dell’idea della morte per tornare alla vita, un film che dimostra che forse la ragione per vivere è proprio il vivere.

Premio della giuria: Save
Corto molto incisivo emozionalmente che affronta la seria tematica della depressione post partum. Una donna letteralmente divisa in due tra l’amore per la figlia e la depressione che la logora, la bambina quindi diventa, nella sua mente, al contempo la cosa più bella e lo strumento della sua distruzione. Questo problema viene affrontato non solo dal punto di vista della madre, ma da quello famigliare, raccontando di una situazione che in pochi minuti di film, riesce ad essere introdotta e a degenerare senza quasi ce ne si accorga e lascia interdetto e incredulo chi lo guarda.

Menzione speciale Cinequanon:
Come inviati Cinequanon, anche noi abbiamo voluto esprimere una nostra preferenza, al di fuori dei premi assegnati dal concorso. La nostra scelta è ricaduta di comune accordo sul corto spagnolo El Sueno Especial di Ignacio Malagon. L’opera si sposa con quello che è il concetto più vero di sogno: voler raggiungere a tutti i costi un obiettivo, trovando strade originali e soprattutto personali per farlo…

A cura di Licia Casalini e Samuele P. Perrotta

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