Claudio (Edoardo Leo) e Anna (Anna Foglietta) sono una giovane coppia di Milano. Lui è disoccupato, lei una precaria insegnante di matematica. Il loro appartamento affaccia sulla Chinatown milanese, un quartiere né ricco né eccessivamente degradato. Vorrebbero avere un figlio, potersi permettere la riparazione dello scaldabagno, uscire a cena. Nulla però sembra permettergli una svolta a livello finanziario, tanto meno il tentativo di crowdfunding suggerito a Claudio, per sviluppare la sua app LavorAdvisor. Sconfortato e ubriaco, una sera carica sulla stessa piattaforma un video di protesta: sfida il popolo di internet a versare somme di denaro in cambio di un video porno girato con la fidanzata. La brilla distrazione trasforma il progetto in un vero e proprio caso mediatico, e la provocazione di Claudio, antipatica e moderna al punto giusto, viene raccolta: il popolo di internet comincia a pagare. Quindici mila, cinquanta mila, centocinquanta mila euro, e oltre. La cifra raggiunta è alle stelle, e i due ragazzi non sanno più come gestirla. Anna nel frattempo è stata sospesa dall’insegnamento, per colpa del video, e cerca di convincersi dell’opportunità per poter almeno riscuotere la somma. Lasciandosi guidare dallo zio Franco (Rocco Papaleo), unico entusiasta della “fortuna” piovuta sui ragazzi, arriveranno – pronti? – al fatidico scadere della raccolta.
Che vuoi che sia possiede il valore di una commedia all’italiana, dolce-amara sì, ma lontana dai tanti film comici del momento. Già in Perfetti Sconosciuti Edoardo Leo, nelle vesti di attore, interpretava Cosimo, un trentenne della “generazione mille euro”: nessun chiasso, nessun sogno impossibile; elencava, tra le portate della cena, i suoi tanti business falliti. Molte sono le difficoltà che affronta questa coppia, non avvezza al mondo dei social e del marketing: la gente li ammira, come se la mossa di upload fosse un’acuta strategia di marketing, e non una semplice chiacchiera da sbronza. Il filtro di notorietà promosso dallo sharing non è logico. “Il social network non è niente, è un contenitore, il problema sono i contenuti. È il tuo comportamento, il problema” – spiega Leo: “Che cosa scrivi, a chi lo rendi visibile, in che modo rendi accessibile agli altri quello che sei. Ma bisogna anche prendere posizione, su alcune cose. Per gestire la sovraesposizione di noi stessi servono gli strumenti, altrimenti diventa una ghigliottina”.
Anna e Claudio lottano anche contro la concreta e antica saggezza dei genitori, che alle volte sfocia in insensati modus vivendi. C’è disagio nel rimanere nel mondo, e non c’è apparente possibilità di progettare con intelligenza un futuro. Essenziale è interrogarsi sul valore dei propri sogni e progetti. Qual’è il vero prezzo dell’intimità? E fino a dove siamo disposti ad esporci e tutelarci? E sicuramente tutti possiamo, in differente misura, identificarci in questa esperienza: come giovani, utenti e prima di tutto italiani.
Giulia Peruzzotti
Che vuoi che sia
Regia: Edoardo Leo. Sceneggiatura: Alessandro Aronadio, Marco Bonini, Edoardo Leo, Renato Sannio. Fotografia: Alessandro Pesci. Montaggio: Patrizio Marone. Interpreti: Edoardo Leo, Anna Foglietta, Rocco Papaleo, Marina Massironi, Bebo Storti. Origine: Italia, 2016. Durata: 105′.