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Cabiria: una versione originale

Cabiria1Nel corso del Busto Arsizio Film Festival, in svolgimento dal 13 al 20 Aprile, si è tenuta una serata dedicata ai 150 anni dalla nascita di Gabriele d’Annunzio. Accostare il nome del poeta con il mondo del Cinema può far venire in mente solo una cosa. Fu lui a scrivere le didascalie del sommo capolavoro della cinematografia muta italiana, Cabiria di Giovanni Pastrone.
Il film girato in sei mesi e uscito nel 1914, fu ispirazione per David W. Griffith (Nascita di una NazioneIntolerance). Furono realizzate appositamente grandi scenografie da parte dei più importanti artisti dell’epoca e si ricorse ad un altissimo numero di comparse per la realizzazione di imponenti scene di massa.

Per l’importanza che ha rivestito nella storia del cinema italiano, il BAFF ha deciso, in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, di proiettare la versione integrale e restaurata del film, con lettura delle didascalie da parte Edoardo Sylos Labini e commento musicale originale e dal vivo del dj Antonello Aprea.

La serata si è aperta con Sylos Labini che, spalle al sipario rosso, ben illuminato e indossando un vestito elegante color panna, ha introdotto alla visione del film. Si è poi accomodato alla sinistra dello schermo, mentre alla destra il dj Aprea ha iniziato a miscelare suoni in modo molto efficace. La proiezione, della considerevole durata di 3 ore, si è svolta in modo fluido, proprio grazie ad un commento sonoro moderno e veloce e ad una lettura delle didascalie ben recitata. Lo spettacolo si è concluso con la chiusura del sipario e i ringraziamenti al pubblico dei due artisti. Una chiusura “teatrale” per una proiezione cinematografica unica.

Discreta partecipazione di pubblico, che ha premiato con un lungo applauso finale film e performance.

Alessandro Barbero

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