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Bologna 2 agosto… I giorni della collera

Macchie rosse su immagini in bianco e nero ci ricordano nei titoli di testa del film che gli anni di piombo, periodo di follia e terrore, furono anni rossi e neri: rossi di sangue e neri per le ombre e i misteri che ancora oggi impediscono di compredere alcuni eventi.
11036-99Il film di Giorgio Molteni e Daniele Santamaria Maurizio, ripercorre in particolare il periodo compreso tra il ‘78 e il giorno della strage di Bologna,  raccontando la storia di un gruppo di ragazzi che fondarono il gruppo armato N.A.R. (Nuclei Armati Rivoluzionari). Il gruppo eversivo di destra, capeggiato da Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, che nel film hanno gli pseudonimi di Alverio Fiori e Antonella De Campo, è autore di una serie di omicidi che inizialmente non hanno nessuna logica programmatica. Le azioni di questo gruppo vengono, però, intercettate dalla malavita romana, dai servizi segreti deviati e dalla loggia massonica P2 che li vogliono manovrare. Come ha dichiarato lo sceneggiatore (Fernando Felli) uno degli intenti del film era quello di indagare la commistione tra gli esecutori materiali di questi atti efferati e i mandanti nascosti. Oltre a quello di evidenziare il coraggio del giudice Mario Amato (nel film giudice Daniele Torrisi) che per primo aveva intuito queste possibili connessioni. La sua voce però è rimasta inascoltata e non ha impedito che si arrivasse al culmine della tragedia di quegli anni: la strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980.

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I due registi sono i primi ad aver girato un lungometraggio su questa strage. Notevole è la perizia della ricostruzione degli eventi: lo spettatore viene accompagnato con didascalica precisione tra date indelebili, tra protagonisti che hanno segnato la storia e tra inchieste che hanno cercato di cambiare il corso degli eventi. La precisione del racconto è suffragata anche dalle immagini di repertorio che ci portano efficacemente a rivivere la tensione e la tragedia di quei momenti. Tutta la forza della narrazione, che ha del resto la forza della storia e in particolare di una storia che ha segnato indelebilmente il nostro paese, non è però supportata altrettanto dalla regia e dalla recitazione e inopportuno è l’accompagnamento musicale. In ogni caso è chiaro il deciso e forte intento dei due registi di richiamare l’attenzione sull’urgenza di fare domande, di indagare, di svelare le ombre che offuscano la democrazia. Se difficile è ipotizzare delle risposte, per lo meno non bisogna stancarsi di indagare, questionare e contestare, perché, come ci vogliono dire le ultime inquadrature sulla stazione di Bologna, c’è un continuo collegamento tra quel passato e il nostro presente.

Camilla Mirone

Bologna 2 agosto… I giorni della collera

Regia: Giorgio Molteni e Daniele Santamaria Maurizio. Sceneggiatura: Fernando Felli. Fotografia:  Davide Mancori. Montaggio: Carlo Fontana. Interpreti: Giuseppe Maggio, Marika Frassino, Lorenzo de Angelis, Roberto Calabrese, Antonio Serrano, Lorenzo Flaherty. Origine: Italia. Durata: 99’.

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