“Non fate quello che amate ma amate quello che fate” (cit. Bocelli). Così si apre L’edizione del rinomato festival italiano del cinema per ragazzi: “Giffoni experience”, un incoraggiamento da parte del cantante lirico Andrea Bocelli che, nonostante la sua azzardata ambizione, ha lottato per arrivare dov’è oggi. E’ il messaggio che questo festival vuol fare arrivare ad ogni giurato attraverso ospiti e film in concorso.
Ad ogni edizione il festival si impegna a focalizzare le attività su un determinato tema, quest’anno è toccato all’acqua: punti di raccolta allestiti per riempire le bottigliette di plastica, cartelloni e giochi istruttivi per incentivare i ragazzi alla riflessione. Giffoni infatti è anche istruzione. Su questo sono improntati la maggior parte dei film in concorso; infatti non si tratta solo di pellicole d’intrattenimento ma anche di opere capaci di educare al rispetto, alla speranza e alla libertà.
Purtroppo quest’anno il festival sembra essersi direzionato lontano dai canoni a cui i giffoners aspirano, moltissime anteprime stupende come Come ti divento bella, Resta con me o Hereditary, hanno sofferto di un ingresso mal organizzato; l’ospitalità su cui i giurati potevano contare è stata ridotta drasticamente e limitata solo al pubblico internazionale (chiaramente) e a quei nomi che fanno comodo avere in giuria, pochissimi ospiti di livello tranne qualche nome come Sam Clafin, Ferzan Ozpetek, Marco Ponti. In compenso numerosa la presenza di cantanti italiani. Si vocifera che il festival stia risparmiando per l’edizione del 2020 in cui compierà cinquant’ anni da quando il fondatore e direttore Claudio Gubitosi a soli diciassette anni diede il via a questa magia di 10 giorni. Tuttavia è stato fantastico vedere la Multimedia Valley (un edificio in costruzione da anni) in cui sono stati proiettati ogni sera film in 4k.
Nonostante il clima competitivo, per farsi notare e assicurarsi l’entrata anche l’anno seguente – dal momento che per l’accesso non sempre è necessario fare un contest ma potrebbe bastare anche l’iscrizione come senior – facendosi notare il più possibile attraverso interventi nei dibattiti o con gli ospiti, incontrerete ragazzi spettacolari provenienti da ogni parte dell’Italia e del mondo e insieme a loro capirete di non essere soli e gli unici innamorati del Cinema.
Giffoni non è solo un festival ma è il miglior amico che possiate trovare.
da Giffoni Francesca Perrotta