Ogni anno sorprende quanta voglia di cinema italiano ci sia all’estero e in particolare in una splendida cittadina nell’Alta Savoia. Annecy, festival del cinema italiano, edizione 32.
Il più importante festival di cinema italiano all’estero (ce ne sono diversi in tutto il mondo), sabato 11 ottobre ha premiato i film vincitori delle due sezioni, fiction e documentari. Come da tradizione l’attenzione è rivolta alle opere prime e seconde, ma durante i sette giorni di proiezioni ai film selezionati per la competizione si aggiungono le tante retrospettive, i focus, gli approfondimenti. Di assoluto interesse la finestra aperta sul maestro Luciano Tovoli, direttore della fotografia che ha lavorato per Antonioni, Scola, Schroeder, Argento, Cavani, Veber, Comencini,Ferreri, presente ad Annecy con una “lezione di cinema” e sei film rappresentativi (tra cui Professione: Reporter e Suspiria, tanto per farsi un’idea della sua versatilità). Ma interessante anche l’omaggio ad una regione, la Sardegna, terra suggestiva per registi dalle poetiche lontane (da De Seta ai Taviani, da Pau a Sanna), e all’attrice/regista Valeria Golino, tra l’altro membro della giuria per la sezione fiction. Momenti speciali sono poi stati dedicati a opere che nella stagione hanno meritato il plauso di critica e pubblico, come Le meraviglie di Alice Rohrwacher, oppure ad autori diversissimi come Pippo Delbono e Ivano De Matteo, a cui è stato assegnato il Premio Sergio Leone. E ancora un selezione di alcuni dei film più apprezzati dal pubblico italiano nell’ultimo anno, tra cui spiccano Anime nere, La sedia della felicità, del compianto Carlo Mazzacurati, Il capitale umano, In grazia di Dio, Come il vento.
La particolare struttura della manifestazione, che da mercoledì a sabato in sei sale differenti situate sul territorio spalma il programma, che culmina con la serata di premiazione, per poi ritornare a proporre al pubblico, da domenica a martedì, i film vincitori e una selezione di retrospettive e fuori concorso, è vincente. Lo dimostrano le sale piene, con una partecipazione attiva ai dibattiti di spettatori di età diversa (tanti e appassionati i giovani).
Il Gran premio della giuria per la fiction è andato all’opera prima di Pif, con il premio speciale ad Antonio Morabito per Il venditore di medicine; mentre tra i documentari il premio più ambito va a El lugar de las fresas di Maite Vitoria Daneris (premiati anche Solo per farti sapere che sono viva di Simona Ghizzoni e Emanuela Zuccalà e Fuoriscena di Massimo Donati e Alessandro Leone).
Questi tutti i film premiati nelle diverse sezioni:
GRAN PRIMIO FICTION
La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA FICTION
Il venditore di medicine di Antonio Morabito
MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA
Perfidia di Bonifacio Angius
PREMIO MIGLIOR INTERPRETAZIONE FEMMINILE
Miriam Karlkvist nel film Il sud è niente di Fabio Mollo
PREMIO MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILE
Fabrizio Gifuni nel film Noi 4 di Francesco Bruni
PREMIO DEL PUBBLICO
Noi siamo Francesco di Guendalina Zampagni
GRAN PREMIO DOCUMENTARI
El lugar de las fresas di Maite Vitoria Daneris
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA DOCUMENTARI
Solo per farti sapere che sono viva di Simona Ghizzoni e Emanuela Zuccalà
PREMIO DELLA GIURIA GIOVANI DOCUMENTARI
Fuoriscena di Massimo Donati e Alessandro Leone
PREMIO CICAE FICTON
Più buio di Mezzanotte di Sebastiano Riso
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