Nel bulimico festival locarnese un posto particolare è occupato dalla sezione fuori concorso Histoire(s) du cinéma dedicato alla storia della settima arte. Il programma prevede un omaggio ad un maestro del cinema internazionale, pardi alla carriera per attori e professionisti, pellicole restaurate. La selezione 2014 spazia dalla retrospettiva dedicata al Pardo alla carriera Victor Erice, una selezione di film da Hong Kong prodotti da LI Han-Hsiang fino ad arrivare ad uno spassosissimo documentario turco presentato in prima mondiale mercoledì 13 agosto: Remake, Remix, Rip-Off di Cem Kaya.
Negli anni Sessanta e Settanta, la Turchia era uno dei primi produttori di film al mondo con più di 300 pellicole all’anno, sebbene la sua industria cinematografica non avesse abbastanza materiale scritto su cui lavorare e pochissimi sceneggiatori in attività. Per soddisfare la domanda di un pubblico vorace di cinema ed i conseguenti forsennati ritmi di produzione vennero selvaggiamente scopiazzate sceneggiature hollywoodiane per realizzare bizzarri remake a bassissimo budget. Una sorta di Be Kind Rewind ma su scala nazionale! Il documentario ci regala un montaggio forsennato di estratti delle versioni turche di Dracula, Il mago di Oz, Rocky, L’esorcista, Star Trek. Pellicole che spesso mescolavano alla rinfusa elementi presi da diversi film: è il caso di un supereroe turco con il viso mascherato, la tuta di Batman con tanto di fibbia pipistrello ed il simbolo di Superman disegnato sul petto impegnato a combattere contro il cattivo vestito da uomo ragno.
Ma il plagio non si è fermato qui. Grazie a pressoché inesistenti leggi sui diritti d’autore i film turchi del periodo erano accompagnati da arcinote colonne sonore: capita di incontrare la musica di Star Wars a commento di una scena d’azione oppure un mix inquietante dei temi de Il padrino e Il Clan dei siciliani per la sparatoria di un gangster movie.
Con gli anni ottanta la parabola progressivamente iniziò a scendere, un ultimo sussulto questa folle industria lo ebbe con la produzione in serie di film porno super dozzinali. Colpo di stato, televisione e home video impoverirono progressivamente la Hollywood del Bosforo con la conseguente chiusura di gran parte delle case di produzione con i primi anni novanta.
Il film di Cem Kaya è un racconto esilarante e nostalgico fatto di tanti “buona la prima”, registi veloci e creativi, stuntman impavidi pronti a tutto, attori inossidabili disponibili a girare decine di film all’anno. Per la cronaca uno degli intervistati dichiara di aver partecipato a 1772 film nella sua carriera! Lontani anni luce dai tanti film “autoriali” che spopolano nelle varie sezioni locarnesi con Remake, Remix, Rip-Off scopriamo una passione artigianale verace, sincera, dove i protagonisti si misurano ogni giorno con l’esigenza di realizzare tantissimo cinema con budget praticamente inesistenti.
Il trailer di Remake, Remix, RipOff
da Locarno, Massimo Lazzaroni