Altra intensa giornata di visioni al Teatro Nuovo Giovanni da Udine: come sempre un buon livello e una grande varietà di generi, ce n’è per tutti i gusti. Tra le molte proposte in palinsesto dedichiamo un approfondimento a quelle che più ci hanno colpito:
TO LIVE AND DIE IN ORDOS è un’opera biografica toccante, che celebra la figura del poliziotto Hao Wenzhang, raccontandone tutta la sua carriera partendo dai primi giorni da investigatore fino a quando, ormai diventato capo della polizia della regione, muore a soli 41 anni per un infarto folgorante. La sua abilità, la sua rettitudine, la sua dedizione alla causa della giustizia e la sua integerrima incorruttibilità gli hanno permesso di fare carriera così rapidamente; la regista indaga a fondo le sfaccettature del suo carattere ed approfondisce alcuni episodi del suo operato, ergendo la sua figura come esempio di impegno morale e civile in una Cina rurale e povera, in cui la corruzione e il sopruso delle forze dell’ordine sono all’ordine del giorno. Magnifici paesaggi naturali, urbani e industriali (ci troviamo in una regione della Cina interna dedita all’estrazione del carbone), valorizzati da una fotografia fredda, grazie a cui esplode lo splendido contrasto del calore dell’umanità espressa da questo piccolo grande funzionario statale.
THE ATTORNEY è la rivelazione della giornata; un’altra storia vera, un altro ritratto vibrante ed appassionato di un uomo che ha contribuito, con la forza dei suoi ideali di uguaglianza e giustizia, a portare la democrazia nel proprio paese. Siamo nella corea degli anni ’80, durante la dittatura militare; Song è un giovane avvocato poco stimato dai colleghi, che invece di dedicarsi a cause penali o civili, preferisce fare soldi occupandosi di faccende notarili ed assistenza fiscale. Non si interessa alla politica e non capisce perché i giovani protestino contro il regime, convinto che non convenga a nessuno cercare di sovvertire l’ordine delle cose; ciononostante è una persona di cuore e generosa. Un giorno però il figlio di una conoscente scompare. Quando si scopre che è stato rapito e torturato dalla polizia militare con l’accusa di essere un sovversivo e di voler portare il comunismo nel Sud Corea, qualcosa scatta nell’animo di Song. Prende coscienza delle ingiustizie perpetrate dalla dittatura, in lui germinano idee nuove, di equità e giustizia; è l’unico avvocato disposto a difendere con determinazione i giovani accusati di comunismo e l’unico a denunciare le violazioni dei diritti umani attuate dalla polizia. Una lotta titanica: anche se nell’aula di tribunale è solo contro tutti e la stampa lo denigra, la popolazione saprà capire la sua battaglia e lo sosterrà. Col tempo anche gli altri avvocati del paese abbracceranno la sua causa, e alla fine le cose cambieranno.
Un film potente e toccante che non lascia indifferenti.
THE ATTORNEY di YANG Woo-seok, South Korea 2013. Durata: 127′
FIRESTORM di Alan YUEN, Hong Kong 2013. Durata: 118′
Da Udine, Michele Orlandi