Parecchi nella storia del cinema sono stati gli esperimenti di descrizione della prostituzione femminile volontaria – potremmo citare il caso godardiano Due o tre cose che so di lei, o fra i recenti Elles, con la splendida Binoche nei panni di una giornalista travolta da storie proibite. Ozon riprende l’argomento e, per il pubblico di Cannes 2013, concretizza la sua storia ad oggi. Propone un’agile lettura del caso di Isabelle, affascinante adolescente con il vizio della prostituzione. Quattro stagioni scandiscono la sua storia, quattro fasi emozionali di una ragazza prigioniera del suo corpo maturo. Nell’estate dei 17 anni consuma la sua prima volta con una ragazzo straniero più grande di lei, il sogno di ogni ordinaria ragazza. Ma per Isabelle quello non sarà solo il debutto nella società adulta, bensì un vero e proprio punto di non ritorno.
Da quel momento Isabelle è tenuta in vita dal brivido provato fra la scelta del cliente e l’appuntamento concordato su siti web d’incontri. L’obbiettivo? La rottura della routine, nessuna necessità di guadagno facile. Ozon le assegna una divisa per gli incontri proibiti: una mise troppo formale, priva della fierezza di una donna matura. Poi un rossetto rosso oltremodo provocante. Quando invece indossa il maglione accollato, alla fine delle prestazioni, la attende una famiglia modello e un’amica ignara della sua doppia identità. Tutta la perfezione attorno a lei, per contrapposizione, risalta l’insensatezza del suo vizio.
Accade poi che Isabelle riesca a sfuggire ad una condanna di omicidio proprio perché minorenne. Inizia così un breve cammino di rinascita nella quale lei recupera la sua identità adolescenziale (la stagione invernale). Fino all’ennesimo istintivo ritorno alla sua attività segreta..
Alice (Charlotte Rampling), vedova del defunto Georges, l’unico vero amante di Isabelle, si spinge con lei fino alla stanza degli incontri di piacere del marito. La accarezza fino a farla addormentare. E in quelle due ultime inquadrature Ozon chiarisce il suo punto di vista: se la Rampling ha la forza di perdonare l’acerba amante del marito, allora anche noi dobbiamo perdonare l’incosciente Isabelle.
Giulia Peruzzotti
Giovane e bella
Regia: François Ozon. Sceneggiatura: François Ozon. Montaggio: Laure Gardette. Interpreti: Marine Vacth, Géraldine Pailhas, Frédéric Pierrot, Johan Leysen, Charlotte Rampling. Origine: Francia, 2013. Durata: 94′.