Cortisonici '13

Focus on Swiss: distanze a portata di mano

esperienze di confineAnche quest’anno il Focus on di Cortisonici non delude e dopo i viaggi degli anni passati tra Ungheria e Paesi Baschi, tra India e Portogallo, quest’anno ci incuriosisce con l’esotismo dietro l’angolo della vicinissima Svizzera. Non è sempre vero che la distanza geografica sia sintomo di distanza culturale: se qui dal confine si contano soltanto pochi passi, le differenze sembrano tuttavia essere abissali. E prima ancora della proiezione dei corti, di queste differenze ce ne si è resi conto durante la tanto attesa tavola rotonda, moderata da Alessandro Leone, che ha visto protagonisti da un lato gli svizzeri Michela Pini, produttrice per Cineddoke, Walter Bortolotti e Carla Clavuot di A qualcuno piace corto, e dall’altro gli italiani Ottavia Fragnito, produttrice indipendente, Mauro Gervasini, critico cinematografico, Gabriella Pedranti, produttrice, e infine Riccardo Bernasconi e Valentina Sutti, registi di due cortometraggi entrambi sostenuti dal progetto Cortisonici LAB.

Differenze di numeri essenzialmente, differenze di budget, ma anche differenze culturali vere e proprie: se in Italia il corto stenta a farsi strada, perdendo progressivamente sempre più terreno, se la realtà italiana dei corti è solo e soltanto la realtà dei festival, se il corto è considerato più che altro una palestra verso il lungometraggio e mai una produzione con un valore autonomo, in Svizzera le cose sembrano stare altrimenti, e primo sintomo ne è l’esistenza di una trasmissione televisiva dal significativo titolo A qualcuno piace corto (sorridono amareggiati e un po’ invidiosi gli italiani appassionati di Corto 5, defunta trasmissione italiana di qualche anno fa).

Undici i corti svizzeri che proprio grazie ai ragazzi di RSI sono stati quindi proposti la sera, e che non hanno fatto che confermare le sensazioni positive del pomeriggio: attraverso i generi e le tecniche più diverse, il corto svizzero si mantiene sempre di altissima qualità tecnica, e non solo. Buone idee, alcune addirittura ottime, una grande ironia che spesso sa farsi autoironia, pochissima retorica. Da segnalare sicuramente tra i più divertenti Gypaetus Helveticus, Borderline e Le Petit Dragon, un apprezzamento particolare per l’intelligenza e l’eleganza di Le Miroir.

Questa sera, 21 marzo 2013, è la volta dell’Italia: alle 21.00 si apre al Cinema Teatro Nuovo la prima serata di proiezione dei cortometraggi in concorso a Cortisonici. Come si suol dire, staremo a vedere.

Monica Cristini

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