Arrivano gli Oscar e Philip Seymour Hoffman è ancora una volta in gara: quarta nomination per lui dopo quella del 2006 per Truman Capote – A sangue freddo, che gli valse la statuetta come miglior attore, e le seguenti come attore non protagonista per La guerra di Charlie Wilson (2007) e Il dubbio (2008). Anche quest’anno concorrerà per la statuetta meno prestigiosa con The Master. Una collocazione abbastanza discutibile visto il ruolo centrale nel film che racconta il rapporto tra il suo personaggio, il santone Lancaster Dodd, ed il reduce di guerra Freddie Quell intepretato da Joaquin Phoenix. I due hanno già vinto a settembre la Coppa Volpi a Venezia 2012 per la migliore interpretazione maschile.
Lui è un po’ come Messi. Gli altri recitano, a volte stupiscono con interpretazioni incredibili. Philip Seymour Hoffman è sempre un fuoriclasse, che interpreti l’allenatore di baseball ne L’arte di vincere o il cattivone di Mission Impossible III. A fine stagione come il fuoriclasse argentino un paio di trofei li porta meritatamente a casa tra festival e altri premi.
Quest’anno il favorito della vigilia pare sia Tommy Lee Jones per Lincoln, tallonato nei pronostici dal dentista cacciatore di taglie Christoph Waltz dell’ultimo Tarantino Django Unchained. Ci può stare, non puoi sempre premiare lo stakanovista PSH. Lui l’ha già vinta la statuetta nel 2006, ora tocca ad altri. Ma noi sappiamo che un premio lo meriterebbe sempre e comunque l’impacciato segretario del magnate Jeffrey Lebowski, l’infermiere di Magnolia, il fratello maggiore di Onora il padre e la madre …
Gli altri candidati nella categoria Miglior Attore Non Protagonista:
ALAN ARKIN per Argo, ROBERT DE NIRO per Il lato positivo, TOMMY LEE JONES per Lincoln, CHRISTOPH WALTZ per Django Unchained.
Massimo Lazzaroni