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Roma 2024: vince una debuttante

A Bound in Heaven di Huo Xin il riconoscimento più ambito

Un film cinese di debutto ha vinto la 19^ Festa del cinema di Roma. La giuria presieduta dal regista argentino Pablo Trapero ha assegnato il premio di Miglior film nel concorso internazionale chiamato Progressive Cinema, che comprendeva 18 titoli, a Bound in Heaven di Huo Xin.
Il lungometraggio asiatico è stato decretato anche Miglior opera prima ex aequo con Ciao bambino di Edgardo Pistone, incluso nella sezione Freestyle e passato un po’ inosservato durante il festival. Ancora Gran premio della Giuria al belga La nuit se traïne di Michiel Blanchart con Romain Duris, Miglior regia all’americano Morrisa Maltz per Jazzy e Miglior sceneggiatura a Christopher Andrews per l’irlandese Bring Them Down. Molto prevedibili, e un po’ dovuti, i riconoscimenti per le interpretazioni: Miglior attrice – Premio Monica Vitti ad Angela Molina per Polvo serán, di Carlos Marqués-Marcet, e Miglior attore – Premio Vittorio Gassman a Elio Germano per Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre. Il regista catalano (autore dell’interessante 10.000 Km del 2014) racconta in Polvo serán (“saranno polvere”) di una coppia moglie e marito, lui regista teatrale e lei attrice, alle prese con una decisione difficile. La donna è malata terminale, l’uomo (Alfredo Castro) teme di non riuscire a vivere da solo e devono comunicare la notizia ai tre figli. Il risultato è un dramma familiare con tocchi surreali, che fanno pensare ad Alex de la Iglesia, e numeri di ballo che tengono lo spettatore a distanza di sicurezza, per non farsi coinvolgere troppo.
Il Premio Speciale della Giuria è stato attribuito al cast femminile di Leggere Lolita a Teheran dell’israeliano Eran Riklis (i suoi film più noti sono La sposa siriana e Il giardino di limoni) tratto dal romanzo dell’iraniana Azar Nafisi, pubblicato nel 2003: la pellicola, girata in Italia e in uscita il 21 novembre, ha avuto anche il Premio del pubblico. Infine menzione speciale all’attore Liu Hsiu-Fuper per Pierce di Nelicia Low, ancora in Freestyle.
Nella sezione autonoma e parallela Alice nelle città, vittoria per l’ottimo Bird dell’inglese Andrea Arnold, già visto in concorso al Festival di Cannes e di prossima uscita in Italia.

da Roma, Nicola Falcinella

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