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The Animal Kingdom

“Tutti gli esseri feriti sono costretti a una metamorfosi”.
Franz Kafka

Presentato a Cannes nel 2023 nella sezione Un Certain Regard, premiato con ben 5 César tra cui quello per la miglior colonna sonora composta da Andrea Laszlo De Simone, The Animal Kingdom (in francese Le règne animal, chissà perché da noi bisogna usare il titolo inglese) arriva finalmente al cinema, uscirà infatti nelle nostre sale con colpevole ritardo giovedì13 giugno grazie ad I Wonder Pictures.

In questi giorni si celebra il centenario dalla morte di Kafka e vedendo questo film non può che tornare in mente il suo romanzo più famoso, La metamorfosi e il discorso sulla trasformazione dell’essere umano in animale. Diciamo subito che, come in Kafka, anche nel film di Thomas Cailley vediamo la mutazione del protagonista e le capacità/incapacità di parenti e conoscenti di instaurare con lui un rapporto umano.
Siamo in un futuro molto prossimo, quando misteriose mutazioni trasformano gli esseri umani in ibridi animali. Émile (Paul Kircher) ha solo 16 anni e vorrebbe una vita normale: la scuola, le serate con gli amici, i primi amori. Ma d’un tratto si trova a fare i conti prima con la trasformazione della madre e poi anche con alcuni inaspettati cambiamenti personali.

Il film di Cailley è un vero e proprio colpo di fulmine, è un film di genere, di quelli che in Italia è impossibile fare: spettacolare e suggestivo, commovente ma pieno di tensione, “realistico” nel suo essere pienamente fantasy, sempre trascinante e mai banale. All’interno di un film densissimo ci sono il rapporto padre-figlio, il racconto di formazione, l’essere umano inteso come creatura, come animale al cospetto di una realtà che appare ineluttabile. C’è la paura che può tradursi in stupore, il rapporto con la diversità, la meraviglia, l’ostilità, la fobia, la trasformazione dei nostri corpi e delle nostre identità attraverso il tempo. “In poche parole, in questo film c’è il mondo”, ho rubato questo pensiero al compositore della splendida colonna sonora, Andrea Laszlo De Simone, un po’ perché descrive benissimo un film davvero universale e un po’ anche per ricordare il suo genio musicale da ascoltare e riascoltare nei suoi pochi album che ha dato alla luce.
Thomas Callay al suo secondo film, precedentemente è stato autore dell’ottimo The Fighters – Addestramento di vita di una decina di anni fa, è bravissimo a costruire un film che esplora un mondo che muta e cambia sotto i nostri occhi. Il regista francese riesce a farlo attraverso un modo di fare cinema profondamente umano, tutta la narrazione di The Animal Kingdom intercetta in modo incredibile ogni mutamento fisico ed emotivo dei protagonisti Romain Duris e Paul Kircher, davvero sublimi a restituirci la tempesta emotiva del loro tormentato rapporto. Paul Kircher, figlio di Irene Jacob, ci regala un’altra interpretazione straordinaria dopo Le lycéen – Winter boy che lo aveva fatto scoprire al grande pubblico francese.
Il film è pieno di storie anche oltre il rapporto padre-figlio: è molto divertente il personaggio di Adèle Exarchopoulos poliziotta alla ricerca di azione, ma c’è soprattutto da sottolineare il personaggio di Fix, l’uomo uccello che non riesce a volare, che rimarrà nella mia memoria per molto tempo, l’attore che lo interpreta, Tom Mercier semplicemente pazzesco, era già stato protagonista dell’ottimo Synonimes, Orso d’oro a Berlino ma ovviamente mai visto in Italia…

The Animal Kingdom evidentemente non è un film innovativo, è derivativo da molto cinema fantasy e dai tanti film che hanno indagato il rapporto uomo-animale, alcuni critici a Cannes lo hanno definito una versione più sofisticata degli X-Men. Ma nonostante questo, o forse proprio per questo, è uno splendido esempio di come non sempre inventare sia l’unico modo per realizzare un grande film. Callay riesce benissimo a mettere in scena determinati concetti, è molto capace a creare immagini suggestive e soprattutto riesce a stupire in modo genuino, utilizzando un tema sempre efficace senza il bisogno di esagerare.
È un film per tutti, non credete a chi qui da noi lo farà sembrare un film per pochi o cercherà di relegarlo nelle opere d’essai. L’uscita al cinema con l’estate che sta arrivando non aiuterà ma è un film assolutamente adatto ad ogni tipo dipubblico, adulti e giovanissimi, in Francia è uscito a Natale e ha infatti incassato 9 milioni di euro.

Claudio Casazza

The Animal Kingdom

Regia: Thomas Cailley. Sceneggiatura: Thomas Cailley, Pauline Munier. Fotografia: David Cailley.
Montaggio: Lilian Corbeille. Musiche: Andrea Laszlo De Simone, Sebastien Pan. Interpreti: Romain Duris, Adèle Exarchopoulos, Paul Kircher, Tom Mercier, Billie Blain, Xavier Aubert, Saadia Bentaïeb, Nathalie Richard, Jean Boronat. Origine: Francia, 2023. Durata: 128′.

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