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Furiosa e Megalopolis, da Cannes alle sale

Rimasto, come da previsioni, senza premi nella serata finale del 77° Festival di Cannes, Megalopolis di Francis Ford Coppola è stata una delle più rilevanti e stimolanti pellicole del concorso vinto da Anora di Sean Baker. Un’opera molto attesa, molto chiacchierata, costellata di intoppi produttivi e costi esorbitanti, arrivata in concorso a Cannes nel 45 anni della Palma d’oro ad Apocalypse Now e nei 50 de La conversazione. Coppola trasforma la Grande mela in una New Rome con tanto di corsa delle bighe per una fiaba fantapolitica dal sapore shakespeariano che vuole esplorare come crollano gli imperi. Lo scienziato e imprenditore populista Cesare Catilina ha conquistato gli uffici ai piani altissimi del Chrysler Building e coltiva l’utopia di una Megalopoli fondata sul futuristico materiale megalon, contrapponendosi al pragmatico sindaco Cicero che invece crede nei tradizionali acciaio e cemento. Catilina è un premio Nobel che cita Amleto, ha un’ossessione per il tempo (vuole fermarlo fin dalla scena d’apertura), ma si porta dietro la tragedia della morte della moglie, di cui viene anche accusato. A sostenerlo e spingerlo c’è lo zio banchiere Crassus che sposerà una giornalista televisiva, uno dei tanti esempi di come si mescoli tutto, potere, denaro, informazione, spettacolo e politica. Coppola descrive un potere cattivo e si chiede quando inizia il declino di un impero. Siamo in una tragedia futurista, quasi fantascientifica, eppure classica, sebbene Cicero non pronunci la famosa invettiva a Catilina, dentro la quale spuntano anche Marco Aurelio e Romeo e Giulietta (Catilina che si innamora della figlia di Cicero). Il regista cita Ralph Waldo Emerson a proposito dell’umanità che sarà distrutta dalla civilizzazione e su questo punto è molto pessimista, mostrando rivolte per le strade e il crescere di sentimenti antipolitici.
Megalopolis è un film debordante, visionario, barocco e vitale, fatto di ossessioni ed esagerazioni, dove non conta tanto la narrazione quanto guardare al futuro e continuare a immaginare visioni, anche moltiplicando gli schermi. Tutto è rappresentazione per Coppola, che ci mette il circo, l’opera, il melodramma, tanto Orson Welles (cominciando dalla palla di vetro), Titanic, il suo Dracula e il gotico. Tutto sembra indirizzato al peggio, ma resta la speranza dell’amore e la nascita di una bambina. Accolto in maniera contrastata, spesso liquidato con estrema superficialità, Megalopolis è un film che resterà, che ci aiuta a guardare dove stiamo andando: in Italia il film arriverà distribuito da Eagle Pictures in data da destinarsi.

Elementi della romanità tornano in Furiosa: A Mad Max Saga di George Miller, anche questo in concorso a Cannes e senza premi, con il signore della guerra Dementus a bordo della sua biga trascinata da moto e il suo esercito di motociclisti che rapisce la piccola Furiosa nell’incipit. Il quinto capitolo della saga è un antefatto di Mad Max: Fury Road che entusiasmò la Croisette nel 2015 e più tardi conquistò sei premi Oscar. Siamo sempre nello scenario post apocalittico e l’unica oasi rimasta, il Luogo verde, è assaltata da una banda di predatori che uccide la madre della bambina. Una volta cresciuta, la protagonista (interpretata da Anya Taylor-Joy, mentre da adulta in Fury Road aveva le sembianze di Charlize Theron) deve districarsi nello scontro tra Dementus e Immortan Joe per il controllo delle Terre desolate. Determinante sarà l’incontro con l’autista Jack, che conduce mezzi lungo la Fury Road che attraversa il deserto e la aiuterà a sviluppare le sue capacità e prepararsi alla rivincita. Un film spettacolare e visivamente bello, tra sole a picco e contro luce sulla sabbia, anche se non raggiunge le punte dell’ormai cult episodio precedente. Qui c’è più importanza alla trama e la vicenda è più lineare, divisa in capitoli come i luoghi (Luogo verde, Wasteland, Petroville, la miniera) in cui si svolge l’azione, ma l’impressione è che il filone, al di là della bravura del regista abbia già esaurito il meglio.

Nicola Falcinella

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