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Finita l’attesa per il 77° Festival del cinema di Cannes

Anticipazioni a poche ore dal via

Con la nuova commedia surreale del prolifico Quentin Dupieux, Le deuxième acte con Léa Seydoux, Vincent Lindon e Louis Garrel, e la consegna della Palma onoraria a Meryl Streep si inaugura domani (martedì 14) il 77° Festival di Cannes, che si concluderà il 25 maggio. Altre Palme alla carriera andranno a George Lucas e allo Studio Ghibli, mentre l’edizione si annuncia con tante star e tanti americani.

Il film di Dupieux è inserito fuori competizione mentre il concorso, con la giuria presieduta da Greta Gerwig e comprendente anche Pierfrancesco Favino, conta 22 titoli. Spicca Megalopolis, il ritorno di Francis Ford Coppola in gara, a 45 anni esatti dalla Palma d’oro vinta con Apocalypse Now, con un film cullato da quattro decenni e costellato di difficoltà produttive. La pellicola sarà distribuita in Italia da Eagle nei prossimi mesi. Per l’Italia in competizione figura solo Paolo Sorrentino con Parthenope, che torna sulla Croisette dove ha presentato molti dei suoi lungometraggi, con un omaggio alla sua città seguendo la vita di Partenope dal 1950 a oggi: nel cast ricco di volti noti figurano Isabella Ferrari, Biagio Izzo, Marlon Joubert, Peppe Lanzetta, Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri e Stefania Sandrelli. Parthenope sarà proiettato martedì 21, lo stesso giorno di Marcello mio, omaggio a Marcello Mastroianni firmato da Christophe Honoré con la partecipazione di Chiara Mastroianni e Catherine Deneuve, che sarà nelle nostre sale da giovedì 23. Stessa data d’uscita per Grand Tour del portoghese Miguel Gomes, regista di Tabù, ambientato nella Birmania del 1917.

Tra i grandi nomi in gara spiccano David Cronenberg con The Shrouds, Jia Zhang-Ke con Caught by the Tides, Paul Schrader con Oh Canada e Andrea Arnold con Bird. Ancora da ricordare Emilia Perez di Jacques Audiard, Anora di Sean Baker, Limonov – The Ballad del russo dissidente Kirill Serebrennikov, L’amour ouf di Gilles Lellouche con Adèle Exarchopoulos e Francois Civil e Kinds of Kindness di Yorgos Lanthimos con Emma Stone, che uscirà nelle sale nelle settimane successive. In concorso anche La plus précieuse ded marchandises di Michel Hazanavicius.

Farà parlare The Apprentice del regista d’origine iraniana Ali Abbasi (noto soprattutto per Border – Creature di confine) che racconta l’ascesa di Donald Trump come imprenditore immobiliare nella New York degli anni ‘70 e ‘80 con Sebastian Stan e Jeremy Strong. Sui grandi personaggi della politica contemporanea c’è anche Lula di Oliver Stone, un esperto del genere, autore di W sul predecessore di Trump, John W. Bush, e Jfk – Un caso ancora aperto, oltre ai documentari su Fidel Castro e Vladimir Putin. Tra le opere di scottante attualità anche il documentario The Invasion dell’ucraino Sergei Loznitsa, per raccontare, a dieci anni da Maidan, la lotta del popolo ucraino contro l’invasione russa.

In uscita italiana da giovedì 23 l’atteso Furiosa: A Mad Max Saga dell’australiano di culto George Miller, evento fuori concorso. Già questo giovedì esce invece I dannati di Roberto Minervini, presentato nella sezione parallela Un certain regard. Il documentarista conosciuto per Stop The Pounding HeartLouisiana si cimenta per la prima volta con un film di finzione, un western durante la Guerra di secessione. Un certain regard sarà inaugurato mercoledì con When The Light Breaks dell’islandese Runar Runarsson.
Altro western, presentato fuori gara, è Horizon, An American Saga di e con Kevin Costner, del quale sarà proiettato la prima parte.
Da sottolineare poi il ritorno di Leos Carax (Holy Motors) con C’est pas moi, Miséricorde di Alain Guiraudie, Rendez-vos avec Pol Pot del cambogiano Rithy Pan e Spectateurs di Arnaud Desplechin. Fuori competizione ci sono alcune novità da Africa e Asia (anche Un Unfinished Film di Lou Ye) e per Les femmes au balcon di e con Noémie Merlant, l’attrice di Ritratto di una giovane in fiamme e Tàr, scritto con Céline Sciamma. Fuori gara anche Nasty del romeno Tudor Giurgiu sul tennista Ilie Nastase.

da Cannes, Nicola Falcinella

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