Il favorito romeno Radu Jude ha vinto l’Orso d’Oro del 71° Festival del film di Berlino con Bad Luck Banging or Loony Porn. Un premio meritato che suggella la prima parte di un’edizione anomala della rassegna, quella riservata ai giornalisti e agli addetti ai lavori, mentre il pubblico berlinese vedrà i film in sala dal 9 al 20 giugno. La pandemia ha imposto un cambio di formula rispetto alle consuetudini, ma non ha fermato la manifestazione. Solo cinque giorni di proiezioni in streaming e una selezione di buon livello, con pochi grandi nomi in lizza, ma opere più che valide e stimolanti. Ha vinto la critica sociale in tempo di pandemia del cineasta di Bucarest, che finalmente porta a casa un riconoscimento importante. Un lavoro che si è preso l’etichetta di film scandalo perché contiene un paio di scene di sesso esplicito. Si tratta di una scelta provocatoria e coraggiosa da parte di Jude, ma funzionale al film: la protagonista è un’insegnante messa all’indice perché un video che la riprende con il marito è caricato su internet da sconosciuti.
L’Orso d’Argento – Gran premio della giuria è andato al giapponese Wheel of Fortune and Fantasy di Ryusuke Hamaguchi, un film in tre episodi sull’amore, le relazioni, il caso e le coincidenze, profondo e leggero allo stesso tempo. Orso d’Argento premio della giuria al documentario tedesco di tre ore Mr Bachmann and His Class di Maria Speth su un insegnante e la sua classe, mentre l’Orso d’Argento per la miglior regia è stato assegnato all’ungherese Dénes Nagy per Natural Light. Orso d’Argento per la miglior interpretazione da protagonista a Maren Eggert nella commedia tedesca Ich bin dein Mensch – I’m Your Man di Maria Schrader e come non protagonista a Lilla Kizlinger nell’altro magiaro Forest – I See You Everywhere di Bence Fliegauf. Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura al coreano Hong Sangsoo per Introduction e Orso d’Argento per un contributo artistico rimarchevole a Yibrán Asuad per il montaggio del messicano Una película de policías – A Cop Movie di Alonso Ruizpalacios.
Per la sezione parallela Encounters, dedicata a opere più sperimentali, la giuria ha premiato come miglior film il francese Nous – We di Alice Diop, originale documentario sulle periferie. Premio speciale della giuria al vietnamita Vị – Taste di Lê Bảo e Premio per la miglior regia a Das Mädchen und die Spinne – The Girl and the Spider degli svizzeri Ramon e Silvan Zürcher e a Social Hygiene del canadese Denis Côté. Infine Menzione speciale al documentario filosofico Rock Bottom Riser di Fern Silva.
Gli unici premi collaterali della Berlinale sono stati quelli assegnati dalla giuria Fipresci della critica internazionale. Per la Competizione è stato insignito il georgiano What Do We See When We Look at the Sky? di Alexandre Koberidze, un film che avrebbe ben figurato anche nel palmarès ufficiale. Per Encounters è stato premiato di nuovo The Girl And The Spider; infine, per la sezione Panorama il turco-romeno Brother‘s Keeper di Ferit Karahan e per Forum Ski di Manque La Banca.
Nicola Falcinella