Diego Maradona è forse il miglior giocatore che ha mai calcato i campi da calcio, da decenni è considerato per molti un genio, un’icona, un ladro, un Dio. Su queste basi Asif Kapadia, premio Oscar e autore di Amy, documentario su Amy Winehouse e Senna, biopic su Ayrton Senna, ci racconta un Maradona che va oltre i campi da calcio, oltre il magnifico talento che tutto ricordiamo.
In Diego Maradona Kapadia ci mostra il calciatore e il suo rapporto con Napoli: dopo un accenno agli esordi in Argentina e la sfortunata parentesi a Barcellona, il film ci racconta il suo arrivo a Napoli nel 1984, il San Paolo stracolmo per la presentazione e da lì ci fa immergere nei sette anni successivi. L’icona del calcio più famosa del mondo e una tra le più passionali città d’Europa formano un connubio perfetto, esplosivo. In campo Diego è un genio e porta il Napoli dai bassifondi della Serie A al primo Scudetto della storia. Maradona diventa un Dio per tutti i napoletani, ma ovviamente ci sono anche i lati oscuri che tutti conosciamo.
Il documentario è affascinante poiché è realizzato a partire da oltre 500 ore di materiale video, molto mai visto prima. Ci sono immagini che provengono anche dall’archivio personale dello stesso Maradona. Anzi, il film è tutto realizzato attraverso l’archivio ed è narrato da un’intervista di Maradona, dai commenti di tifosi, pareri di esperti, racconti del suo preparatore atletico, interventi dell’ex moglie, e anche testimonianze di WordCiro Ferrara, suo compagno di squadra al Napoli. Gli anni napoletani attraverso questo archivio sono incredibili: siamo in macchina con lui e condividiamo la sua vita, c’è una scena in cui Maradona è al bowling, lo vediamo a casa con i bambini, giocare a tennis con la moglie, lo vediamo anche andare in giro con un boss della camorra. Anche le immagini di calcio sono notevoli, andiamo dagli spogliatoi quando vince il primo Scudetto ad ad altre mentre è seduto a letto con la Coppa del Mondo. Sono magnifiche anche le riprese delle partite, sono opera di Gino Martucci che venne assunto dal Napoli per riprendere Maradona sul campo e il suo contributo è sorprendente ed estremamente vicino a Maradona: primi piani ravvicinati, le botte che prende e che dà, si sente il suo respiro, il rumore del pallone che viene calciato, la rete che viene mossa. Sono riprese che fanno realmente far sentire il pubblico lì vicino a lui sul campo anziché uno spettatore in tribuna.
Diego Maradona è un racconto di gloria, disperazione e tradimento, polemiche e tragedie, liti domestiche e figli non riconosciuti, dipendenza da cocaina e affari con loschi personaggi della camorra. Nulla di nuovo rispetto al mito che tutti conosciamo, ma Kapadia cerca di mostrare l’umanità di un genio creativo, ci parla di un uomo che va al di là dell’arena che lo ha reso famoso.
Ne esce un ritratto che è diverso sia da Ayrton Senna che da Amy Winehouse, i due precedenti protagonisti dei film di Kapadia, ma che per il regista è il completamento di una sorta di trilogia. Sono tutti e tre racconti di personaggi mitici che sono percorsi sempre da tanta rabbia in corpo, pieni di problemi e difficoltà che derivano dall’essere nel pieno della celebrità.
Diego Maradona esce in sala con Nexo e Leone Film Group con la collaborazione dei media partner Radio DEEJAY, MYmovies.it, Corriere dello Sport e Tuttosport, Rockol.it. Consigliamo di andare a scoprire o riscoprire il genio del giocatore argentino.
Claudio Casazza
Diego Maradona
Regia: Asif Kapadia. Montaggio: Chris King. Musiche: Antonio Pinto. Origine: UK, 2019. Durata: 130′.