Si è chiusa la 36a edizione di Bergamo Film Meeting, 9 giorni e oltre 150 film: 7 lungometraggi in anteprima italiana in concorso; 15 documentari nel concorso Visti da vicino; la retrospettiva dedicata all’attrice e regista norvegese Liv Ullmann, accompagnata dalla mostra fotografica Liv&Ingmar allestita presso la Sala alla Porta Sant’Agostino; e ancora la sezione dedicata all’arte contemporanea con l’omaggio a Jonas Mekas, attraverso la mostra Jonas Mekas – Personale (10 marzo – 15 aprile, Palazzo della Ragione, Bergamo) e l’incontro in sala con lo stesso autore; e ancora il percorso nel nuovo cinema europeo contemporaneo EUROPE, NOW!, con le personali di Barbara Albert (Austria), Stéphane Brizé (Francia) e Adrian Sitaru (Romania); la rassegna di film di diploma delle scuole di cinema europee aderenti al CILECT; il cinema d’animazione con la regista slovena Špela Čadež; i cult movie di GAMeCINEMA, insieme alle anteprime, alla fantamaratona, al Kino Club e tanto tanto altro.
Il primo premio è andato a un film macedone Secret Ingredient di Gjorce Stavreski.
Sotto nel dettaglio vincitori e sinossi.
PRIMO PREMIO BERGAMO FILM MEETING – UBI BANCA (5.000 euro, istituito come sostegno alle produzioni che investono nei giovani autori, nel cinema indipendente e di qualità)
Iscelitel (Secret Ingredient) di Gjorce Stavreski (Macedonia, Grecia 2017)
Skopje, Macedonia. Con l’economia in recessione e lo stipendio in ritardo di mesi, Vele lotta ogni giorno per poter comprare le medicine al padre malato di cancro. Quando casualmente trova un pacchetto di marijuana, lo ruba per fare una torta sperando di alleviargli i dolori. La voce sui poteri miracolosi del “guaritore” si diffonde, con imprevedibili conseguenze. Una commedia godibilissima, ricca di azione e umorismo dal sapore balcanico, che sottotraccia parla di tensioni familiari irrisolte, dei pericoli della superstizione e del potere terapeutico dell’amore.
SECONDO PREMIO BERGAMO FILM MEETING
Bába z ledu (Ice Mother) di Bohdan Sláma (Repubblica Ceca, Slovacchia, Francia 2017)
Rimasta vedova, Hana vive sola nella grande casa dove una volta alla settimana le fanno visita i due figli con le loro famiglie, di cui lei si prende amorevolmente cura. Un giorno salva dalle acque ghiacciate del fiume Broňa, un attempato nuotatore un po’ stravagante e la sua vita prende un’inaspettata piega romantica. Una commedia impeccabile che è anche un commovente ritratto delle complicazioni che possono sorgere all’interno di una famiglia, quando non si riesce a comunicare in modo franco. Bohdan Sláma (Una cosa chiamata felicità, 2005), al suo quinto lungometraggio, si conferma uno dei migliori talenti del cinema ceco contemporaneo.
TERZO PREMIO BERGAMO FILM MEETING
Apostasy di Daniel Kokotajlo (Gran Bretagna 2017)
Alex e Luisa con la madre Ivanna sono devote testimoni di Geova. Alex segue le orme della madre ed è disposta a ogni sacrificio; Luisa inizia a mettere in discussione i principi di fede e viene allontanata dalla congregazione. Ad attenderle, una prova straziante. Notevole opera prima: un’intensa riflessione sulla complessa natura della fede, della famiglia, del dovere e dell’amore raccontata da chi, quel mondo, l’ha davvero conosciuto (Kokotajlo è un ex testimone di Geova). Un film potente, immediato, profondamente autentico, che dolorosamente scava nell’anima. Rigoroso e dogmatico.
VISTI DA VICINO
PREMIO MIGLIOR DOCUMENTARIO CGIL BERGAMO (2.000 euro, assegnato in base alle preferenze espresse dal pubblico, come riconoscimento alle produzioni cinematografiche indipendenti)
Die dritte Option (The Third Option) di Thomas Fürhapter (Francia, Svizzera 2017)
Cosa fare se un’ecografia rivela che il tuo bambino non è all’altezza delle aspettative di normalità della società moderna? Una domanda dolorosa che sempre più persone sono costrette a porsi. Una donna e un uomo, a mente lucida, ci introducono nelle loro esperienze da una posizione che rimane invisibile, fuori dal quadro del sistema assistenziale occidentale.
PREMIO DELLA GIURIA CGIL “LA SORTIE DE L’USINE”
Mzis Qalaqi (City of the Sun) di Rati Oneli (Georgia, Paesi Bassi, Qatar, USA 2017)
Le vite, i sogni e i destini di personaggi straordinari si dispiegano tra le rovine di una città mineraria semiabbandonata. «City of the Sun è una testimonianza degli estremi umani: il nostro desiderio di un’architettura monumentale e di una distruzione radicale».
Il Premio “La Sortie de l’Usine” del valore di 1.000 euro è stato attribuito dai delegati sindacali e dei funzionari di CGIL Bergamo al regista del documentario che meglio affronta i temi legati al mondo del lavoro. Questa la motivazione: “Nel film ciò che emerge è che si può e si deve restare persone: i protagonisti sopravvivono in uno stato di povertà che viene vissuta sempre con una dignità che li mette al riparo da ogni tentativo di falsa compassione. Sono soltanto ammirevoli. Ma soprattutto abbiamo deciso di premiare questo film perché mette il fuoco su quanto il lavoro sia necessario per conquistarsi un’identità completa, di come fornisca sogni e prospettive. Il lavoro è il vero potere che ci permette di cambiare la nostra vita. E, in ultimo ma non ultimo, perché racconta di quanto sottrarre dignità e certezza al lavoro ci renda vulnerabili e ricattabili”.
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