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Corto Week End scala Varese

corto-weekend-sacro-monte-vareseSi è chiusa domenica scorsa la rassegna Corto Week End Sacro Monte che ha visto per tre giorni il santuario della città di Varese ospitare il cinema.
L’evento ha coinvolto giovani crew di videomaker varesini sfidarsi nella realizzazione di un cortometraggio in un solo week-end per un totale di 46 ore di tempo. Due i vincoli da rispettare: la location, Sacro Monte appunto, e il misterioso oggetto, rivelato alle 19 di venerdì 22 settembre a tutti gli iscritti: una cartolina. Mentre le troupe erano alla presa con la realizzazione delle loro opere, venerdì 22 e sabato 23 a partire dalle ore 21:00 sono stati proiettati cortometraggi premiati a festival internazionali come il Giffoni Film Festival, il Social World Film Festival, il Festival dei Popoli e Religioni, il 74° Festival del Cinema di Venezia e il Castellinaria, il Festival Internazionale del Cinema Giovane di Bellinzona. Il Sacro Monte è stato così il palcoscenico naturale di short film su bullismo, conflitti, anoressia e ambiguità sessuale, quanto migrazione, guerra e invecchiamento della società, oltre ad aver omaggiato il Cinema d’Animazione di Osvando Cavandoli nel decennale della sua scomparsa. Ospite speciale della serata di venerdì Gino Buscaglia, il presidente di corto-weekend-al-sacro-monteCastellinAria, Festival del cinema giovane, la cui trentesima edizione si consumerà a Bellinzona dal 18 al 25 novembre prossimi. Sono stati quindi proiettati tre cortometraggi (Immagino, Ascensore e Nushin) realizzati da giovani under 18 per Atelier si gira!, laboratorio annuale che coinvolge le scuole sensibilizzando i ragazzi al cinema e i meccanismi che si celano dietro di esso. Accompagnato da Alessandro Cantarella, il navigato critico cinematografico ha condotto due ore di confronto con una quarantina di studenti del Liceo Manzoni di Via Monte Rosa, talmente tanto recettivi da aver lasciato a bocca aperta gli stessi relatori: lettura e analisi dei cortometraggi proposti sono stati effettuati “a prima vista” con ottima capacità di sintesi e di “compartecipazione” dei temi giovanili e sociali proposti.
Per rispetto della sacralità del luogo le proiezioni si sono svolte in cuffie sperimentando la modalità “Silent Movie”. Le premiazioni si sono invece tenute domenica sera presso Camponovo dopo che la Giuria di esperti che si è riunita nel tardo pomeriggio per visionare e valutare i corti realizzati al Sacro Monte.
Sulla quindicina di squadre iscritte per realizzare un corto in un solo week-end trionfano:

Miglior Cortometraggio, La cartolina di Samuele Bianchi per l’aderenza ai vincoli di location (Sacro Monte) e oggetto (la cartolina), per il miglior uso del mezzo e per il taglio leggero e ironico.
Miglior Colonna Sonora, Valerio Antonini per Guardando la bellezza del Sacro Monte di Maria Rosa Sabella.
Miglior Cortometraggio Under 17, due lavori: Just Like Old Times di Francesca Picarelli PerrottaCome si fa un film del trio Filippo Sarzi Amadè, Alessandro Bossi e Arianna Perone.

La serata è anche stata l’occasione per la consegna del “Premio Cartolina” dedicato a interpreti under 17, assegnati ai giovani attori di opere corte acclamate in tutto il mondo:
Riccardo Antonaci (Italia – Candie Boy di Arianna Del Grosso), Zayn Khalaf (Syria – Mare Nostrum di Rana Kazkaz e Anas Khalaf), Candela Moreno (Barcellona – Mi amigo Naim di José Luis López), Victoria Silvestro (Italia – Adele di Giuseppe Francesco Maione), Damian Lo Pinto (ITALIA – Ali Velate di Nadia Kibout), Fabio Palmisano (Italia – Mattia sa Volare di Alessandro Porzio).

Di seguito riportiamo la testimonianza di una delle partecipanti alla gara:
“Credo che le parole chiave di questo concorso siano state fretta e ansia. Venerdì sera quando mi sono decisa a partecipare al concorso, ho impiegato poco tempo ad adattare qualche idea precedentemente avuta con l’oggetto segreto rivelatoci ma è stato letteralmente snervante trovare un plot twist con cui poter chiudere la mia storia. Fra qualche formula di fisica e altre 5 ore di scuola la mattina seguente, finalmente ho avuto l’idea vincente, l’unico problema? Sono le 15 del sabato, bisogna organizzare tutto: trovare un attore che si adatti all’idea, girare tutto prima che il sole cali e domenica montare tutto velocemente per via dello studio e incontro scout che avrei avuto quel pomeriggio. Contatto un mio amico, corro a Varese per comprare le ultime cose e poi di fretta ma con attenzione fra i boschi del Sacro Monte per girare, fra un minuto e l’altro e qualche problemino tecnico (valutate bene i tempi) abbiamo finito di girare. Il giorno dopo è stato un delirio, bisognava montare e consegnare, ma lo staff  si è mostrato fortunatamente gentile e disponibile! Parliamo della premiazione. È stato interessantissimo vedere alcuni dei corti esteri premiati mentre è stato triste vedere così poca partecipazione al vero e proprio concorso, 4 corti con esattezza di cui uno fuori concorso perché arrivato troppo tardi… Probabilmente ci sarebbe stata bisogno più pubblicità e magari un premio allettante che avrebbe portato più partecipanti. Ho invece apprezzato che siano stati proiettati tutti i corti e che ci fosse un pubblico numeroso a vederli. È stato per me estremamente divertente e mi ha fatto piacere ricevere critiche e note positive da parte di professioniste che se ne intendono, sarà di aiuto per il prossimo concorso: Bando Cortisonici Ragazzi” (Francesca, vincitrice nella categoria giovani di Corto Week End).

a cura di Samuele Perrotta

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