Identità, relazioni, possibilità. Su questi tre concetti è costruito Orlando, il festival che Lab 80 di Bergamo dedica ai temi del corpo, dell’identità di genere e degli orientamenti sessuali nella cultura contemporanea: giunto alla quarta edizione, presenta un programma che dura una settimana e propone più di 30 eventi tra film in anteprima (mai usciti nelle sale italiane e scelti nei più interessanti festival nazionali è
internazionali), spettacoli di danza e teatro, con proposte nuove e di punta, mostre, incontri, laboratori e diversi momenti di formazione sia per adulti che per bambini.
Un calendario a 360 gradi, che da domenica 14 a domenica 21 maggio, a Bergamo, riempie diversi spazi della città di appuntamenti che raccontano in particolare il tema delle relazioni con l’altro da sé, le complessità e le ricchezze che l’incontro comporta, il rapporto tra corpi, generi e generazioni. «Orlando è un festival queer interdisciplinare – spiega Mauro Danesi, curatore del festival – che esplora il rapporto con l’alterità, la molteplicità delle identità e degli orientamenti sessuali, gli stereotipi e le rappresentazioni del maschile e del femminile, oltre che il rapporto con la corporeità e le visioni contemporanee sul corpo».
Da segnalare, tra i 17 film (lunghi e cortometraggi, 14 in anteprima), sono i film Girls Lost della svedese Alexandra-Therese Keining, del 2016, sulla scoperta di un possibile sorprendente cambio di genere da parte di tre ragazze vittime di bullismo; The Live of Thérèse di Sébastien Lifshitz, Palma Queer a Cannes 2016, omaggio alla femminista storica Thérèse Clerc che, scoperta una malattia incurabile, mette in campo un ultimo racconto, tenero e lucido, su battaglie e amori. E poi Close-Knit di Naoko Ogigami, direttamente dal Festival di Berlino 2017, racconto delicatamente sovversivo su una bambina la sua seconda mamma transessuale.
Arriva invece dal MoMA di New York una copia del film Kiss di Andy Warhol, che grazie ad un progetto speciale costruito in collaborazione con Contemporary Locus, viene proiettato in Piazza Dante dal 17 al 21 maggio, a partire dalle ore 19 sulla parete vetrata della Domus (visibile dall’esterno).
Tra gli spettacoli teatrali spicca Geppetto e Geppeto di Tindaro Granata, Premio UBU 2016, racconto lieve e ironico sulla relazione tra un figlio e i suoi due papà (lo spettacolo sarà seguito da un dibattito con Tommasio Giartosio, conduttore di Radio 3 e scrittore). Per la danza R.osa – 10 esercizi per nuovi virtuosismi, ultima e recentissima creatura di Silvia Gribaudi, in cui una straordinaria Claudia Marsicano (finalista Premio UBU 2016 Nuova attrice under 35) porta in scena l’espressione del corpo della donna e del ruolo sociale che esso occupa, con una trascinante ribellione alla gravità.
Poi ancora momenti di formazione (15 appuntamenti dedicati a bambini e adulti), mostre e un convegno dedicato a David Bowie, simposio internazionale a cura di Fabio Cleto, docente dell’Università degli studi di Bergamo: si tiene giovedì 18 e venerdì 19 maggio e, a un anno dalla morte del grandissimo artista, riunisce studiosi di rilievo internazionale per indagarne la complessa eredità culturale e il carattere iconico, fra permanenza e trasformazione.
Il programma completo di Orlando e le indicazioni sugli eventuali costi degli ingressi agli spettacoli è sul sito dedicato al festival:
http://www.lab80.it/pagine/orlando2017
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