Venezia 2016

Venezia 2016: Arrivano le stars

DAY 2

Il festival di Venezia è anche glam e sfarzo. Un’ondata di teenagers aspettano strepitanti l’arrivo dei loro idoli a ridosso delle transenne. Ed ecco che dopo ore di attesa Michael Fassbender e Alicia Vikander, protagonisti del film in concorso La Luce sugli oceani di Derek Cianfrance,Day 2 - Fassbender_Red Carpet irrompono sul Red carpet. La folla è in delirio, le ragazzine urlano a squarcia gola il nome Michael e fremono per aggiudicarsi un autografo o una foto dell’attore. Tra spintoni e delirio, c’è chi piange uscendone sconfitto. Le stars, dopo avere dato sfoggio a tutto il loro fascino, oltrepassano l’ingresso di sala grande… la festa è finita, si torna alla normalità! Sala Grande è però  un posto d’élite e solo in pochi possono permettersi l’accesso, almeno per quanto riguarda le proiezioni delle 19.00. In attesa del prossimo spettacolo, stilo un calendario per i giorni successivi. È il turno della pluirinominata agli Oscar Amy Adams (American Hustle, The fighter), che quest’anno fa doppietta con i film in concorso Arrival, firmato da Denis Villeneuve e Nocturnal Animal di Tom Ford. È inutile dire che il ruolo di stella le calza a pennello. Accompagnata dal co-protagonista Jeremy Renner (The Avvengers) si siede tra il pubblico di Sala Grande e si mette comoda per la proiezione del film.
Arrival è un film fantascientifico di stampo fortemente americano. Sbarca a Venezia a pochi  giorni dalla uscita nelle sale italiane del sequel di Indipendence Day, gli alieni sono tornati e c’è da chiedersi cosa vogliano da noi? Dennis Villeneuve si dimostra capace di gestire una qualità d’autore all’interno di un blockbuster, riportando in scena l’attenzione stilistica di Prisoners e Sicario. La fotografia fa forte riferimento a The tree of Life di Malick, mentre sensazioni e atmosfere si rifanno al recente Interstellar di Christopher Nolan. Vita, morte e tempo sono i temi centrali su cui si sviluppa l’incontro di Louise Banks (Amy Adams), esperta linguista arruolato dal governo degli USA, e i nuovi visitatori del pianeta terra. Nonostante ciò il prodotto è espressamente volto a raggiungere un ampia fetta di audience. Un lungo applauso da parte dell’intero pubblico accompagna il termine della proiezione confermando così un nuovo successo per il regista canadese.

DAY 3

È il giorno dell’attesissimo Nocturnal Animal di Tom Ford. Il noto stilista di Gucci ritorna a Venezia a sette anni dalla presentazione del suo film di esordio A single man, che fece vincere la Coppa Volpi al protagonista Colin Firth. È proprio quest’ultimo il primo a presentarsi a sorpresa sul Red Carpet, lo seguono i protagonisti del film Jake Gyllenhaal e, di ritorno, la splendente Amy Adams. Anche oggi l’attrice sceglie di non concedersi ai suoi fan, né foto né autografi:  la vita da star può essere seccante…
Day 3 - Liev Schreiber_Sala Grande 2La prima visione della giornata è Safari del regista austriaco Ulrich Seidl. C’è da aspettarsi qualcosa di diverso da questo autore, di fatti il tema affrontato è la caccia. Una telecamera a spalla, come fosse un reality, segue un’intera famiglia austriaca di bracconieri in Namibia.  Le immagini sono crude e prolisse, con inquadrature spesso centrali e camera fissa. Con un forte effetto straniante, alla pari del  leone d’oro Roy Andersson, Urich Seidl ci mostra il bigottismo dell’uomo occidentale, impregnato ancora di istinto coloniale: mentre l’intera famiglia prova del sadico divertimento, agli autoctoni tocca il lavoro sporco.
Alle 22.00 in Sala Grande c’è l’appuntamento con la consegna del Visionary Talent Award all’attore Liev Shreiber (Ray Donovan, Il caso Spotlight) e a seguire  la proiezione del film che lo vede protagonista, The Bleeder. Il direttore Alberto Barbera introduce la cerimonia ed emozionato Liev raggiunge il palco. Con poche parole e grande umiltà ringrazia la Biennale di Venezia per un premio che non si aspettava di ricevere e l’intero team di The Bleeder per avergli dato questa grande occasione. In sala si vive per alcuni istanti un’atmosfera di reale entusiasmo e compassione. Il film biografico recupera la vita di Chuck Vepner, il pugile che tenendo testa a Muhammad Alì, ha ispirato il personaggio di Rocky Balboa. La parabola di un’eroe perdente che, sulle orme di Jake LaMotta (Toro Scatenato), dopo un volatile successo si rifugia nell’alcool e nella droga. Ma cosa accade quando “il sanguinolento” incontra Sylvester Stallone? La giornata si conclude con lo speciale appuntamento in Sala giardino, luogo d’incontro tra autori e pubblico, con Dario Argento e Nicolas Winding Refn (Drive, The Neon Demon) in occasione della Day 3 - Dawn of the dead_Sala Giardino 1proiezione di Dawn of the Dead -Europea Cut di George Romero. Apre l’incontro un’inaspettata carica di allegria: il regista danese è lieto di aver supervisionato il restauro di “una delle pellicole più influenti nella cultura pop” e “figlia di due genitori, non saprei dire chi è la mamma e chi è il padre…”. A far esultare il pubblico è uno sconcertante appello di Nicolas al tweet: “Let’s tweet: Dario Argento winner of Venice International Film Festival 2016”. Barbera non riesce a trattenere le risate ed ecco che entra in scena Dario Argento, subito accolto da un forte applauso! Sorridente e molto emozionato, ricorda il collega Romero come un “fratellino” con cui è  stato lieto di collaborare per quanto riguarda la sceneggiatura,  il montaggio e la colonna sonora del film. Anche in questa occasione si respira una strana e inaspettata sinergia tra pubblico e celebrità, una connessione unica. Il maestro dell’horror ringrazia, le luci si spengono e il capolavoro ha inizio!

 da Venezia, Samuele P. Perrotta

 

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