Da pochi giorni è stato annunciato il programma della Berlinale numero 66, sul sito del Festival ci si può perdere nei meandri dell’immensa offerta che la manifestazione propone.
La giuria presieduta da Meryl Streep dovrà scegliere tra 18 dei 23 film del Concorso che saranno in lizza per l’Orso d’oro e d’argento. 19 film sono anteprime mondiali, tra le quali Hail, Caesar! (Ave Cesare!) dei fratelli Coen con George Clooney, Josh Brolin, Tinda Swinton. Il film, fuori concorso aprirà il festival con l’anteprima del 10 febbraio, racconta la storia di Eddie Mannix, un “fixer” nella Hollywood degli anni cinquanta, che cerca di scoprire cosa è accaduto a un attore scomparso nel bel mezzo delle riprese.
Sempre sul fronte cinema americano si potrà vedere il nuovo film di Spike Lee Chi-Raq con un cast stellare che prevede Wesley Snipes, Angela Bassett, John Cusack, Nick Cannon, Samuel L. Jackson tra gli altri. Chiraq (fusione tra Chicago e Iraq) è il termine in cui viene definita Chicago da quando il numero di omicidi ha superato il numero di morti tra le forze speciali americane in Iraq. Si tratta del primo film distribuito dagli Amazon Studios. Tra i film più attesi c’è il fantasy Midnight Special di Jeff Nichols con Michael Shannon, Kirsten Dunst e Adam Driver. In concorso ci sarà anche Genius, il debutto al cinema del direttore del British theatre Michael Grandage con un cast che comprende Colin Firth, Jude Law e Nicole Kidman.
Per il pubblico che ama i festival A Lullaby to the Sorrowful Mystery di Lav Diaz è forse il film per cui nutriamo le più alte aspettative, dopo il capolavoro From What Is Before che trionfò a Locarno, si aspetta con ansia questo nuovo capitolo dentro la storia (e il cinema) delle Filippine.Il regista bosniaco Danis Tanovic (già Orso d’Argento a Berlino con No Man’s Land nel 2003) torna a Berlino con la première mondiale di della Morte Death in Sarajevo, un film tratto da una commedia del filosofo francese Bernard-Henri Levy, che esplora le paure esistenziali, le ansie e i dilemmi morali che affligge la società europea moderna.
Mia Hansen-Løve reduce dal successo di Eden porta a Berlino il nuovo lavoro L’avenir con Isabelle Huppert come protagonista. Con curiosità attenderò il ritorno di André Téchiné con Quand on a 17 ans, scritto insieme a Céline Sciamma, l’autrice di Tomboy e Bande de filles.The Commune è invece il nuovo film (ambientato in una comune nel 1870) del regista danese Thomas Vinterberg (The Hunt, Lontano dalla pazza folla) che è già stato in concorso a Berlino nel 2010.
Il grande documentarista Alex Gibney, regista di Going Clear: Scientology e la Prigione della Fede e The Armstrong Lie, presenta Zero Days, incentrato su internet e i cyber-crime.Unico film italiano è un altro documentario in competizione è Fuocoammare di Gianfranco Rosi, reduce dal leone d’oro veneziano di due anni si porta dietro grossa attesa per il suo film più casalingo, infatti Rosi si è trasferito per un anno intero a Lampedusa per raccontare dall’interno la tragedia dei migranti e per capire – da lampedusano – cosa significhi abitare in una terra di confine, in equilibrio tra l’Europa e l’Africa.
Ecco tutti i film del Concorso:
24 Wochen (24 Weeks) di Anne Zohra Berrached (Germany)
Alone in Berlin di Vincent Perez (Germany / France / United Kingdom)
Boris sans Béatrice (Boris without Béatrice) di Denis Côté (Canada)
Cartas da guerra (Letters from War) di Ivo M. Ferreira (Portugal)
Chang Jiang Tu (Crosscurrent) di Yang Chao (China)
Chi-Raq di Spike Lee (USA)
Des nouvelles de la planète Mars (News from planet Mars) di Dominik Moll (France / Belgium)
Ejhdeha Vared Mishavad! (A Dragon Arrives!) di Mani Haghighi (Iran)
Fuocoammare (Fire at Sea) di Gianfranco Rosi (Italy / France) – documentary
Genius di Michael Grandage (United Kingdom / USA)
Hail, Caesar! di Joel and Ethan Coen (USA / United Kingdom) – Out of competition
Hele Sa Hiwagang Hapis (A Lullaby to the Sorrowful Mystery) di Lav Diaz (Philippines / Singapore)
Kollektivet (The Commune) di Thomas Vinterberg (Denmark / Sweden / Netherlands)
Inhebbek Hedi (Hedi) di Mohamed Ben Attia (Tunisia / Belgium / France )
L’avenir (Things to Come) di Mia Hansen-Løve (France / Germany)
Mahana (The Patriarch) di Lee Tamahori (New Zealand)
Midnight Special di Jeff Nichols (USA)
Quand on a 17 ans (Being 17) di André Téchiné (France)
Saint Amour di Benoît Delépine, Gustave Kervern (France / Belgium)
Soy Nero – The Hunter, It’s Winter di Rafi Pitts (Germany / France / Mexico)
Smrt u Sarajevu / Mort à Sarajevo (Death in Sarajevo) di Danis Tanović (France / Bosnia and Herzegovina)
Zero Days di Alex Gibney (USA) – documentary
Zjednoczone Stany Miłosci (United States of Love) di Tomasz Wasilewski (Poland / Sweden)
Claudio Casazza