Sono ancora in sala cinque capolavori restaurati del maestro Yasujirō Ozu, attestazione di una inaspettata risposta di pubblico, che Spazio Oberdan a Milano, dopo la rassegna dedicata a Kenji Mizoguchi, omaggia un altro autore classico giapponese: Kon Ichikawa.
Quattro i film che dal 21 settembre al primo ottobre saranno proiettati nella sala Alda Merini della Cineteca. Tre sono stati diretti negli anni ’50, il decennio d’oro di Ichikawa, quando da autore di commedie (fu soprannominato il Frank Capra giapponese) dimostra di saper girare drammi intensi: L’arpa Birmana (1956) e Fuochi nella pianura (1959 e Pardo d’Oro a Locarno), splendidi visivamente, scopertamente antimilitaristi, ambientati nel 1945 quando era ormai certa la disfatta del Giappone, fanno conoscere il regista in Europa. Spazio Oberdan ripesca però anche il rarissimo La fiamma del tormento (1958), adattamento del capolavoro letterario di Yukio Mishima Il padiglione d’oro, che presentato a Venezia divise la critica. Infine l’ultima pellicola firmata dal maestro, Neve sottile (1983), film di straordinaria bellezza formale e riflessione poetica sulla relazione uomo-natura.
Il programma dettagliato qui.
@redazione