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Locarno 68: Retrospettiva su Sam Peckinpah

Giungono le prime indiscrezioni sulla 68° edizione del Festival di Locarno, che quest’anno dedicherà la retrospettiva all’immenso Sam Peckinpah. Dopo il percorso dello scorso anno incentrato sulla casa di produzione Titanus, si torna ad occuparsi di cinema statunitense attraverso un autore che ha saputo cambiare l’estetica del sogno americano. Un regalo per gli amanti del western e non solo.

@LaRedazione

ImageProxyDopo il successo del progetto Titanus, il Festival di Locarno torna a dedicare la sua retrospettiva a un grande protagonista del cinema americano. La 68a edizione ripercorrerà infatti la carriera del regista e attore statunitense Sam Peckinpah.

Presentata inoltre la nuova serie di manifesti, denominata “I pardi di Locarno”.

Considerato uno dei grandi ribelli di Hollywood, Peckinpah (1925 – 1984) ha firmato pellicole che hanno segnato l’immaginario collettivo come Il mucchio selvaggio (1969), caposaldo del genere western, e diretto alcuni dei più grandi attori del cinema americano come Dustin Hoffman (Cane di paglia, 1971), Steve McQueen (L’ultimo buscadero,1972; Getaway!, 1972) e James Coburn (Pat Garrett e Billy the Kid, 1973).
I suoi personaggi sono eroi soli, uomini in lotta contro il sistema, inseriti in un mondo permeato dalla violenza ma capace di regalare anche momenti di grande poesia.

Carlo Chatrian, Direttore artistico del Festival del film Locarno: “Con Sam Peckinpah il Festival omaggia il cinema classico e quello postmoderno, il cinema di genere e il cinema d’autore, il cinema che si fa malgrado tutto e il cinema che è più forte di ogni ingerenza. Ancora una volta la retrospettiva vuole essere tanto un tuffo nell’universo di uno dei più carismatici creatori e un segnale lanciato al presente. Ai registi che si danno il compito di guardare al futuro, i film di Peckinpah hanno molto da dire – e non solo perché spesso hanno preconizzato l’evoluzione della società. Al contempo lirici e brutali hanno descritto l’uomo e il suo mondo, senza paura di guardarlo diritto negli occhi.”

Il Festival proporrà l’intera opera cinematografica del regista – con numerose copie restaurate – e una selezione dei suoi lavori televisivi, delle collaborazioni e dei titoli che ha interpretato come attore. Le proiezioni saranno accompagnate da discussioni animate da testimoni del cinema di Peckinpah, da cineasti e critici invitati a Locarno, e da una tavola rotonda.

La retrospettiva è curata dal programmatore e storico cinematografico Roberto Turigliatto. Curata da Fernando Ganzo, la pubblicazione che accompagna l’evento è edita da Capricci e sarà disponibile nelle versioni francese, inglese e spagnola.

Coorganizzatori della rassegna sono la Cinémathèque suisse di Losanna e la Cinémathèque française di Parigi. Il programma completo farà tappa a Losanna a partire da fine agosto e a Parigi nel mese di settembre. Oltre alle due cineteche, con cui da anni il Festival collabora nella realizzazione delle retrospettive, numerose altre istituzioni riprenderanno l’omaggio a Peckinpah, fra cui il Filmpodium di Zurigo, Les Cinémas du Grütli di Ginevra, il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Film Society of Lincoln Center di New York.

I manifesti che accompagneranno la 68a edizione del Festival sono organizzati in una serie di soggetti che ritraggono i frequentatori del Festival. Il progetto fotografico, ideato dall’agenzia anglo-svizzera Jannuzzi Smith, è stato realizzato durante la scorsa edizione del Festival. Gli autori hanno fotografato ogni giorno decine di festivalieri: appassionati di cinema, critici, attrici, attori, registi e tutte le svariate categorie professionali che orbitano nel mondo del cinema e dei festival. 

L’obiettivo è quello di scoprire e dare rilievo ai “pardi” che si celano nei frequentatori di Locarno. Tra le centinaia di scatti realizzati ne sono stati selezionati una ventina, a cui spetterà il compito di rappresentare il 68° Festival del film Locarno.

Il nuovo manifesto è disponibile su www.pardo.ch

 

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